Monza “criminale”, è una delle città meno sicure d’Italia: è boom di furti e rapine
Nel 2013 a Monza e Brianza sono stati denunciati 11714 furti: 1367 colpi ogni centomila abitanti. Il capoluogo brianzolo in Lombardia è secondo, dietro solo a Milano. In tutta Italia, invece, è al settimo posto. I dati Istat
In un giorno, nel giro di ventiquattro ore, trentadue ladri mettono a segno un colpo. In sessanta minuti, i banditi riescono a completare un furto e - in teoria - a iniziarne un altro.
Questo, tutti i giorni. Per i trecentosessantacinque giorni di un anno. Con “l’invidiabile” risultato che a Monza, nel solo 2013, sono stati denunciati 11714 furti in abitazioni, auto in sosta o esercizi commerciali. Praticamente, numeri alla mano: trentadue furti al giorno e, quasi, “uno e mezzo” ogni ora.
I dati Istat sui furti in Italia dipingono un quadro nero per Monza e la Brianza, zone che - almeno stando ai numeri - appaiono sempre più pericolose e sempre meno sicure. Il “peso” di 1637 - i furti denunciati ogni centomila abitanti - fa del capoluogo brianzolo il secondo in Lombardia per furti subiti dai cittadini.
Peggio di Monza, in Regione, fa soltanto Milano, con un “peso” di 1824 e un totale di furti denunciati che supera soglia cinquantasettemila colpi. Nel 2012, Monza era terza, ma grazie a un consistente aumento dei furti - da un “peso” di 1181 a quello di 1367 - ha scansato Pavia dal secondo gradino del podio, relegando il capoluogo pavese al terzo.
Nello specifico, la città di Teodolinda è la seconda per “pericolosità” praticamente in tutti gli indicatori. A Monza, in dodici mesi, si registrano 4765 furti in auto in sosta - di più soltanto a Milano; e 5325 colpi in abitazioni - “meglio” soltanto di Pavia.
Leggermente più rassicurante è la classifica sui furti negli esercizi commerciali, che vede Monza quinta, con 1624 denunce in un anno.
“Lasciando” la Lombardia, però, il quadro diventa ancora più tetro. Monza, infatti, è addirittura la settima città in tutta Italia per furti denunciati, dietro a Milano, Torino, Bologna, Modena, Ravenna e Asti, e prima di grandi metropoli come Roma e Napoli, distanziate di molto.
Un “primato” di certo non invidiabile per una “tranquilla” città di provincia.
Ph: la situazione in Lombardia (da Il Sole 24 Ore)