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"Fermatevi prima che sia troppo tardi"

L'appello del consigliere regionale brianzolo del M5S Gianmarco Corbetta sul caso dell'inceneritore di Desio

Il MoVimento 5 Stelle ha lanciato un appello ai sindaci soci dell’inceneritore di Desio affinché intervengano perché la società Bea sospenda la procedura di aggiudicazione dei lavori di revamping del forno.

Tra i sostenitori dell'appello ci sono  Gianmarco Corbetta, consigliere di Regione Lombardia, Paolo Di Carlo, consigliere Comunale Desio, Daniela Gobbo, consigliere Comunale Varedo, Walter Mio e Sergio Mazzini, consiglieri Comunali Cesano Maderno, Stefano Pedata, consigliere Comunale Bovisio Masciago, William Santoro, consigliere Comunale Nova Milanese e Angelo Saragozza, consigliere Comunale Muggiò.

“Finalmente Regione Lombardia si è data dei tempi certi per decidere i criteri per la progressiva dismissione degli impianti di incenerimento dei rifiuti non più necessari ai fini del mantenimento dell’autosufficienza regionale – dichiara Gianmarco Corbetta – Entro un anno a partire da oggi si saprà quali impianti dovranno chiudere, come stabilisce il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti appena approvato definitivamente. E visto che si partirà da quelli con prestazioni tecnologiche e ambientali più scadenti, sono convinto che il forno di Desio, attivo da 40 anni, sarà tra i primi ad essere posto sotto esame dalla Regione”.

“E’ il momento di fermarsi e aspettare che entro un anno la Regione dica quali impianti vuole chiudere" dichiara Stefano Pedata, consigliere comunale di Bovisio Masciago che aggiunge anche: "Se tra questi ci sarà Desio e nel frattempo Bea avrà fatto partire i lavori per svariati milioni di euro, a quel punto chi pagherà il danno?”

“Non vorremmo che gli errori dovuti ad una politica poco lungimirante, sostiene William Santoro, consigliere comunale di Nova Milanese, come al solito alla fine ricadessero sulle casse dei comuni soci, quindi sulle tasche dei cittadini.”

“Sono anni, incalza Paolo Di Carlo, consigliere comunale a Desio, che ripetiamo che Bea e i comuni soci devono fare un’operazione verità, prendere atto che il forno di Desio non serve più ai cittadini brianzoli e lombardi e uscire da un mercato dal futuro sempre più incerto e turbolento.”

“Se non lo faranno, interviene Daniela Gobbo, sarà evidente a tutti la volontà di tenere in vita il forno per bruciare rifiuti provenienti da fuori regione e i sindaci dovranno assumersi la responsabilità politica di questa scelta di fronte a cittadini!” 

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