Monza, se il comune dice no alla “troppa” trasparenza su bandi e appalti pubblici
Bocciata la mozione di Paolo Piffer, che chiedeva che appalti e concorsi fossero più pubblicizzati e, quindi, più trasparenti. La maggioranza: "I bandi sono tutti già visibili"
La richiesta, ormai anche un po’ datata ma sempre attuale, era di fare il possibile affinché tutto fosse quanto più visibile e chiaro, nell’interesse dei cittadini. Il fine, nobile, era cercare di spegnere ogni possibile dubbio o polemica. Il risultato, forse prevedibile, è stato negativo.
Il consiglio comunale di Monza ha bocciato una mozione presentata dal consigliere di Primavera Monza, Paolo Piffer, che chiedeva - spiega - “di dare maggiore visibilità ad ogni bando, appalto o concorso pubblico, anche oltre il minimo previsto di legge”.
La mozione, data 5 marzo 2015, avrebbe voluto che gli atti fossero più semplicemente consultabili da tutti, anche per evitare dubbi e mormorii che di certo non fanno bene all’amministrazione pubblica. “Chiedevamo semplicemente - racconta Piffer - di evidenziarli di più sul sito e di utilizzare maggiormente i social, esattamente come viene fatto quando il Comune vuole dare le buone notizie”.
A giustificare la richiesta di Primavera Monza ci sono alcuni precedenti, perché - evidenzia il consigliere - “troppe volte i bandi sono andati deserti o peggio ancora hanno avuto un unico partecipante - come l’ultimo sui tanto discussi chioschi in centro -, cosa che alimenta sempre le fantasie dei più malfidati”.
La risposta alla fine è stata comunque chiara, 6 favorevoli e 15 contrari, e inflessibile: "I bandi sono tutti assolutamente visibili, impossibile non saperlo. Inutile quindi la sua mozione”, ha spiegato Piffer.
“A nessun consigliere di maggioranza - la conclusione amara del consigliere - risulta che i cittadini facciano fatica a intercettare i bandi, e guai, mi hanno fatto capire, a quelli chi si permettono di ipotizzare anche solo lontanamente che a Monza non sia tutto perfettamente trasparente”.