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Politica Agrate Brianza

Lavoratore brianzolo licenziato perché si è abbassato la mascherina: il caso finisce a Roma

L'episodio dell'operaio della Star licenziato perché si era abbassato la mascherina viene denunciato alla Camera dall'onorevole brianzolo Massimiliano Capitanio

Il caso del lavoratore della Star di Agrate Brianza licenziato perché si era abbassato la mascherina finisce sui banchi della Camera dei deputati. A portare all’attenzione dell’aula la vicenda, il deputato brianzolo della Lega Massimiliano Capitanio.

 “Nell’azienda che produce brodo e insaporitori, con un’immagine di marketing legata alla famiglia – ha spiegato Capitanio nel suo intervento di mercoledì 26 maggio - per la seconda volta  un operaio è stato licenziato con il pretesto di avere utilizzato in modo improprio la mascherina. Una situazione allucinante, all’alba dei provvedimenti che sbloccheranno i licenziamenti nelle fabbriche”.

"L'azienda aveva promesso assunzioni mai avvenute"

Il deputato della Lega inoltre denuncia le promesse non mantenute da parte della multinazionale spagnola che ha acquisito l’azienda fondata in Brianza. “Avevano promesso di venire in Lombardia a portare lavoro e assunzioni, ma non è stato così – prosegue -. I sindacati lamentano orari e modalità di lavoro non consone, e poi arrivano questi provvedimenti inaccettabili. Non tolleriamo queste situazioni, siamo al fianco dei lavoratori della Star e faremo di tutto per fare chiarezza su questi episodi”.

Lunedì 31 maggio il presidio davanti al Comune

Intanto lunedì 31 maggio alle 14.30 la Flai Cgil Brianza organizzerà un presidio nella piazza del Comune di Agrate Brianza a sostegno dei lavoratori licenziati pretestuosamente. Sempre lunedì 31 maggio ci sarà la prima udienza per il licenziamento effettuato dalla Star di un lavoratore iscritto alla Cgil.

“Licenziato per l’impegno e il lavoro sindacale che esercitava all’interno del sito produttivo – si legge nella nota stampa diffusa dalla Cgil Brianza - La vertenza legale seguirà il suo corso e confidiamo in un esito positivo. Questi licenziamenti sono però solo la punta dell’iceberg di una situazione nella quale è peggiorato il clima aziendale, sono aumentati i carichi di lavoro, peggiorata l’organizzazione del lavoro con una sostanziale riduzione occupazionale”.

Nel frattempo lo scorso 11 maggio la Rsu ha organizzato anche uno sciopero proprio per denunciare il secondo episodio di licenziamento di un lavoratore per essersi abbassato la mascherina. L’adesione allo sciopero, secondo quanto riportato dai sindacati, è stata altissima.

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