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Politica Carate Brianza / Piazza Cesare Battisti

Carate, la giunta ha i giorni contati: Pipino ha già firmato le dimissioni

Il prossimo 28 novembre, al termine di un consiglio comunale lampo, l'esecutivo di centrodestra si dimetterà. A provocare il crash è stato il caso Sisler

CARATE BRIANZA – Seveso, Carate Brianza. E presto (o tardi), Seregno. La Brianza si prepara ad assistere all’«effetto domino» delle giunte di centrodestra. Un tempo roccaforti solidissime e con un consenso plebiscitario, ora si preparano a cadere una dopo l’altra.

Se a Seveso Massimo Donati si appella alla «democrazia diretta» scrivendo lettere ai cittadini, a Carate Brianza invece il sindaco Marco Pipino, non parla (né scrive) più. Lui, le dimissioni, le ha già firmate. Con un mese di anticipo. Il 20 ottobre scorso aveva annunciato la sua decisione di andarsene, insieme alla sua giunta. Ultimo impegno: apporre la sua firma al piano di diritto allo studio per non creare problemi ai ragazzi.

E ora, il prossimo 28 novembre, al termine di un consiglio comunale lampo, si dimetterà. Detto e fatto. Un modo per sottolineare la propria coerenza ed estraneità all’inchiesta «Carate Nostra» che ha decimato il mondo politico a Nord della Brianza.

A provocare il definitivo collasso di una coalizione che, ancora in tempi recenti, appariva come una invincibile armata elettorale, è stato l’avviso di garanzia che nell’ottobre scorso è stato recapitato nella casella postale dell’ex assessore all’Urbanistica di Carate Brianza Sandro Sisler. Il coordinatore provinciale azzurro di Milano e uomo chiave del Pdl in Brianza è indagato per corruzione. La Procura di Monza ha raccolto la denuncia del responsabile della commissione edilizia del comune di Carate Brianza, Maurizio Altobelli – a sua volta finito in carcere - e indaga su una super tangente da un milione e mezzo di euro.

Pipino non avrebbe più potuto andare avanti: a chiedere le sue dimissioni erano la Lega Nord e l’opposizione guidata dal Pd.

C’è poi la scottante posizione di Antonino Brambilla: l’ex capogruppo del Pdl a Carate Brianza è indagato insieme all’ex assessore regionale Massimo Ponzoni per presunta corruzione. Troppo per un uomo come Marco Pipino che aveva fatto della sua personale onestà e di quella della sua giunta una bandiera.

 

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