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"Non sacrificate l'Ufficio Scolastico di Monza e Brianza", incontro con il provveditore regionale

Il Presidente della Provincia di Monza e Brianza, Gigi Ponti, e il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, hanno incontrato giovedì mattina il Provveditore Regionale Delia Campanelli

Giovedì mattina a Milano, nei locali dell'Ufficio Scolastico Regionale, si è svolto un incontro tra il Presidente della Provincia, Gigi Ponti, il Sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, e Delia Campanelli, da poche settimane al vertice del Provveditorato Lombardo.

La visita aveva un obiettivo preciso: la richiesta di non cancellare l'Ufficio Scolastico Provinciale. A sostenere l'appello di cui la Provincia e il capoluogo brianzolo si sono fatti portavoce ci sono tutte le scuole e e Istituzioni del territorio.

L'auspicio è che non venga sacrificata l’autonomia dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Monza in nome della spending review, richiesta questa di cui tempo fa si era fatto portavoce insieme a Roberto Scanagatti anche l'ex presidente dell'ente provinciale Dario Allevi, con l'invio di una lettera per la richiesta di codici meccanografici indipendenti al premier Matteo Renzi, al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, al governatore Roberto Maroni e all'assessore regionale all'Istruzione Valentina Aprea.

Il rimpasto degli Uffici Scolastici provinciali imporrebbe accorpamenti tra le varie sedi dei provveditorati e, nello specifico caso di Monza, si ipotizzerebbe un ritorno con Milano.

“La nostra richiesta di autonomia non è una battaglia di bandiera – ha precisato il Presidente Gigi Ponti – ma il riconoscimento della articolata realtà scolastica lombarda. Per questo siamo andati al cuore del problema, chiedendo che l’Ufficio scolastico regionale solleciti al Ministero l’attribuzione dei codici identificativi alle nostre scuole, quale reale presupposto di autonomia. Su questo ho ottenuto l’impegno del Provveditore per una lettera di sollecito a Roma".

L’Ufficio Scolastico di Monza è stato istituito nel 2008 con un Decreto del Ministro Fioroni e da anni opera a stretto contatto con le realtà territoriali ed è un punto di riferimento per le 670 strutture formative pubbliche e private del territorio, che coinvolgono circa 130.000 studenti nella fascia compresa fra i tre ed i diciannove anni.

I numeri basterebbero da sè a giustificare l’attività di un ufficio autonomo rispetto a Milano, soprattutto se rapportato con altre realtà territoriali del Paese, e a rendere ancora più legittima la richiesta di codici meccanografici identificativi propri. 

"Come ha anche ribadito il premier Renzi, quella scolastica è e sarà una delle funzioni fondamentali di cui i nuovi enti di secondo livello dovranno occuparsi. Data la mole di istituti e studenti è più che naturale che Monza e la Brianza abbiano una propria autonomia, anche perché accorpare due realtà così pesanti non agevolerebbe certo l’efficienza amministrativa, oltre a penalizzerebbe studenti e docenti. Che il nuovo Provveditore si sia detto disponibile a sollecitare il Governo è molto positivo” ha commentato il sindaco di Monza Roberto Scanagatti.

Durante l'incontro di giovedì la Provincia ha anche offerto la propria disponibilità a ospitare i nuovi uffici del Provveditorato nella propria sede di via Montevecchia appena inaugurata. 

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