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Politica

Spese pazze, condannati ex consiglieri Renzo Bossi e Nicole Minetti

La condanna per 52 su 57 imputati

Renzo Bossi e Nicole Minetti sono tra i condannati al processo "rimborsopoli" sulle spese "pazze" sostenute da ex consiglieri ed ex assessori regionali. In tutto il Tribunale di Milano ha condannato 52 dei 57 imputati, dopo avere respinto per tutti il ricorso per chiedere che il reato fosse modificato da peculato a indebita percezione di erogazione o fondi pubblici. 

I giudici non hanno ammesso il ricorso perché si basava su una modifica al codice penale che entrerà in vigore il 31 gennaio 2019. Renzo Bossi, figlio di Umberto e soprannominato "Trota", è stato condannato a 2 anni e 6 mesi. Nicole Minetti, già igienista dentale, protagonista delle notti ad Arcore e poi consigliera regionale del Pdl nel listino bloccato, è stata condannata a 1 anno e 8 mesi. Massimiliano Romeo, ora capogruppo in Senato della Lega è stato condannato a 1 anno e 8 mesi. Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega, è stato condannato a 1 anno e 6 mesi.

La pena più alta è quella comminata a Stefano Galli, ex capogruppo leghista al Pirellone: per lui 4 anni e 8 mesi. Condannati anche Alessandro Colucci (oggi deputato ex Ncd) e Stefano Maullu (eurodeputato di Fdi). Gli assolti sono Romano Colozzi, Luca Ferrazzi, Carlo Maccari, Antonella Lottini e Massimo Ponzoni.

Tra le spese più curiose (in mezzo alle tante che i consiglieri e assessori si facevano rimborsare) si ricordano la Minetti per le copie del libro "Mignottocrazia" (che parlava anche del suo caso e di Arcore) o i pacchetti di sigarette e le Redbull di Renzo Bossi. 

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