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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Dimissioni Mangili (M5s), il Senato dice no: "Motivazioni lacunose"

L'Aula di Palazzo Madama respinge le dimissioni della neosenatrice grillina Giovanna Mangili, moglie del consigliere di Cesano Walter Mio. Il sospetto è che sia caduta vittima di pressioni interne al Movimento

MONZA - Il Senato ha respinto le dimissioni della neo-senatrice grillina Giovanna Mangili. Quarantacinque anni, capolista per il Movimento Cinque Stelle a Palazzo Madama, aveva rassegnato le dimissioni  "per motivi personali "dall'incarico nel corso della prima seduta. L'Aula le ha respinte mercoledì sera, giudicando la spiegazione fornita "troppo lacunosa". Chiaro il responso: 219 no e 48 si: un verdetto che va oltre la prassi di respingere almeno una volta le dimissioni. 

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LE POLEMICHE - Mangili si è trovata al centro di polemiche nei giorni scorsi, come riportato immediatamente da Monza Today: l'accusa è di aver ricevuto un aiuto decisivo alla "parlamentarie" M5S in quanto moglie di Walter Mio, candidato sindaco di Cesano Maderno alle elezioni del 2012 e attualmente consigliere comunale nel comune brianzolo. Secondo un gruppo di attivisti milanesi, i militanti brianzoli si sarebbero accordati per "scambiarsi" i voti tra loro e così far risultare vincitori i loro candidati. Tra questi anche la Mangili, "accusata" anche di essere militante "da poco tempo" e autrice di una performance da poco più di 200 voti alle primarie interne, che le sono però valse la carica di capolista in Lombardia.

Il consigliere regionale Gianmarco Corbetta, in un'intervista rilasciata poche settimane fa al nostro giornale, ha smentito ogni sospetto: "Nessuna intenzione di far convergere voti, sono coordinatore del meeetup di Monza e Brianza, me ne sarei accorto". Ma i dubbi restano. 

LA DIFESA DI CRIMI - L'Aula ha quindi respinto le dimissioni: il sospetto è che la donna sia stata spinta al gesto dalle pressioni interne al Movimento. Anche il capogruppo a Palazzo Madama Vito Crimi respinge le accuse: "Invito - aggiunge - a non cercare in dibattiti in rete motivazioni che sono inesistenti".

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