Da ottobre 2016 i veicoli diesel euro 3 non potranno più circolare fino a primavera in 209 comuni della Lombardia.

La conferma ufficiale è arrivata con una nota diffusa dall'assessore regionale all'Ambiente, Claudia Maria Terzi, dopo la riunione del "Tavolo Aria", sull'emergenza smog. "In materia di qualità dell'aria - scrive - la Regione Lombardia è da sempre propensa a puntare su interventi strutturali come quelli finora intrapresi e individuati dal piano Pria. In particolare, a partire da ottobre del 2016, interverrà un nuovo divieto riguardante i mezzi ancora in circolazione, ma fortemente inquinanti, come i Diesel Euro3, che riguarderà dal 15 ottobre 2016 al 15 aprile 2017, ogni anno, tutti i 209 Comuni compresi nella 'Fascia 1'".

Il nuovo divieto "andrà in Giunta la prossima settimana", ha spiegato l'assessore che ha anche aggiunto"stiamo proseguendo poi tutto il lavoro sulle combustioni delle biomasse legnose, che è un'altra fonte importante di produzione di pm10, ovvero della cattiva qualità dell'aria, e parimenti continuiamo con l'azione di sollecitazione al Governo per quanto riguarda i decreti attuativi dell'accordo del Bacino Padano".

"Il tavolo aria riunito in regione è stato positivo perché dopo quasi un anno ha rimesso attorno a un tavolo comuni, rappresentanti delle categorie e associazioni per individuare le misure in idonee per affrontare le emergenze e per sostenere gli interventi strutturali più adatti per ridurre ulteriormente l'inquinamento da Pm10" ha dichiarato Roberto Scanagatti, presidente di Anci Lombardia e sindaco di Monza. "In particolare l'annunciato stop agli euro 3 Diesel che sarà inserito dalla Regione nei provvedimenti che scatteranno nella prossima stagione invernale nei 209 comuni della fascia 1, risponde a una delle richieste avanzate da Anci Lombardia nei giorni scorsi. Nei prossimi mesi sarà indispensabile individuare incentivi per accelerare la sostituzione dei veicoli più inquinanti da parte delle fasce di popolazione più deboli e degli operatori commerciali" ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo brianzolo. 

Di seguito l'elenco dei comuni di Monza e Brianza che dovrebbero essere coinvolti dall'estenione del divieto: Agrate Brianza, Arcore, Barlassina, Bernareggio, Bovisio Masciago, Brugherio, Caponago, Carate Brianza, Carnate, Cesano Maderno, Concorezzo, Desio, Giussano, Lentate sul Seveso, Limbiate, Lissone, Meda, Monza, Muggiò,, Nova Milanese, Ronco Briantino, Seregno, Seveso, Usmate Velate, Varedo, Vedano al Lambro, Verano Brianza, Villasanta, Vimercate.