Comunali, sconfitta per il centrodestra. Le reazioni del Pdl
Le reazioni del centrodestra alla sconfitta. Mandelli: "Andrò in consiglio comunale". Allevi:"Inutile negarla, c'è ed è stata anche più grave di quello che ci aspettavamo". Carugo: "Qualcuno ha sbagliato a livello provinciale"
MONZA - Le reazioni del centrodestra. Andrea Mandelli è entrato in sala stampa sorridente e alzando le braccia come se fosse finita una lunga agonia. "Dobbiamo ammettere la sconfitta, ma abbiamo avuto comunque un bel risultato prendendo 14 mila voti. Poi, io sono stato chiamato a fare la mia parte 3 giorni prima della chiusura delle liste: era difficile contattare tutti in così poco tempo. Adesso? Resterò in consiglio comunale".
MANCUSO - Tra i primi è arrivata Anna Mancuso, segretario provinciale di Futuro e Libertà e che alle elezioni si è presentata con una civica. E' ancora convalescente dopo un ricovero in ospedale ma sorride: "Sono venuta a godermi la vittoria di Scanagatti, è un cambio deciso di direzione per Monza dopo una maggioranza deludente sul piano politico e umano, che ha avuto il coraggio di battere le mani quando il sindaco mi ha spintonata. Piena collaborazione con lui, quindi, collaboravamo già in consiglio comunale e sono contenta di continuare a farlo per altri cinque anni. Mi dispiace che il centrodestra abbia perso: se fosse stato capace di correre unito, le cose forse sarebbero andate diversamente".
CARUGO - Più caustico Stefano Carugo, consigliere regionale da diecimila preferenze in Brianza: "Troppi personalismi, qualcuno non ha capito che i cittadini monzesi chiedevano più amore per la città e meno individualismo. Per ripartire bisogna mettere un punto fermo e andare a capo. Chi a livello provinciale ha dilapidato un capitale di voti come quello che avevamo deve prendersi le proprie responsabilità.
ALLEVI - Il presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi ammette la sconfitta. "E' inutile nascondersi dietro a un dito, la sconfitta c'è ed è più ampia di quanto avevamo previsto. Già ieri sera avevamo capito di rischiare guardando i dati delle affluenze, ma non ci aspettavamo una debacle del genere. Il nostro appello ai moderati a tornare alle urne è stato disatteso. Adesso si ricomincia prendendo atto del risultato: a nessuno venga in mente di fare finta di niente, magari dicendo che le cose sono andate male a livello nazionale per tutto il Pdl".
Lei era dato tra i possibili candidati.Sente di averla scampata bella, col senno di poi? "Penso che con un altro candidato le cose forse sarebbero andate diversamente. Una cosa è certa: è finito il tempo delle scelte calate dall'alto, qualcuno ha sbagliato".
Chi ?
"Ci lasci qualche giorno, e vedremo".
Significa primarie anche nel Pdl?
Significa maggiore partecipazione da ora in avanti.
MAFFE' - Diplomatico Pierfranco Maffè, che forse però è quello maggiormente dispiaciuto, nonostante la rielezione in consiglio comunale. "Credo sia stato già detto tutto, la sconfitta c'è ed è chiara. Il candidato forse non era quello giusto, ma con Mandelli abbiamo girato insieme in questi giorni e devo dire che si è impegnato. Scanagatti troverà una situazione molto complessa perché il momento è difficile dal punto di vista economico. Se devo avere un rimpianto, forse avremmo dovuto rischiare di più e rompere il patto di stabilità in questi cinque anni, dando un segnale forte, perché in città ci sono situazioni gravi di ingiustizia sociale".