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Il futuro è più “solare”: Monza e il fondo di solidarietà per i lavoratori

Approvata, all’unanimità, la mozione “un futuro troppo poco solare” presentata dal consigliere di Primavera Monza, Paolo Piffer. Il Comune si impegna ad aderire al fondo di solidarietà europeo per i lavoratori licenziati

Uno strumento per non lasciare soli i lavoratori in difficoltà. E, indirettamente, un tentativo di incentivare l’utilizzo delle forme di energia più “nobili”. 

E’ stata approvata all’unanimità la mozione del gruppo consiliare Primavera Monza dal titolo “Un futuro troppo poco solare”, che chiede al sindaco Roberto Scanagatti di impegnarsi a sollecitare Regione Lombardia nell’istituzione del “Feg”, un fondo previsto dall’Unione Europea per offrire un sostegno ai lavoratori in esubero in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione.

Trasformazioni che hanno interessato, e pesantemente, anche Monza. “La crisi del settore fotovoltaico - si legge nella mozione firmata da Paolo Piffer e dal suo gruppo - ha causato in tutta Italia e in particolare nei distretti produttivi della filiera fotovoltaica del Nord Italia - province di Monza e Brianza, Padova e Bolzano - la chiusura di molte aziende, quali nel nostro territorio la Solarday di Mezzago e la Mx Group di Villasanta, e la messa in mobilità e in cassa integrazione di migliaia di lavoratori, con una perdita di posti di lavoro, a fine 2013, di almeno 8mila unità”.

Tutta colpa, secondo Piffer, degli “ultimi quattro governi hanno puntualmente tagliato i fondi del settore privilegiando ancora il caro e vecchio petrolio”.

“Insieme all’Associazione Ecologisti e Reti Civiche – Verdi Europei della provincia di Monza e della Brianza abbiamo quindi presentato questo documento che vuole riportare la nostra città e la nostra regione sul giusto binario - spiega il consigliere -. Nel dispositivo infatti si chiede di sollecitare la Regione a prevedere un appostamento di bilancio adeguato approfittando del Feg, Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione, il tutto a tutela dell’ambiente e dei numerosi lavoratori che operano nel settore del fotovoltaico”.

Quegli ottomila lavoratori, infatti, non vanno lasciato soli. E un modo per restare al loro fianco esiste già. Ed è per questo che Piffer chiede che si intervenga subito. 

“Il Parlamento Europeo - ha ripercorso il politico monzese nella sua mozione - ha alla sua attenzione la petizione 1331/2012, firmata da circa duecento cittadini di Monza e Brianza, che chiede all’Unione Europea di sostenere i lavoratori utilizzando il Fondo di adeguamento alla globalizzazione e di rilanciare il settore fotovoltaico”. Una richiesta per la quale l’Ue, “con lettera del 12 giugno 2014, a firma del commissario Lazslo Adler, si è dichiarata favorevole”. 

Per non perdere l’occasione, però, c’è voluta una mozione in consiglio e, fortunatamente, il conseguente sì all’unanimità dell’aula. 

“Inutile - conclude Piffer - sottolineare la nostra soddisfazione nel vedere tutta l’aula votare a favore. Questo dimostra che la politica è ancora capace di occuparsi del bene comune andando oltre le spesso inutili rivalità partitiche”.

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