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Grande Brianza con Como: Scanagatti dice si, Lecco no

Opinioni differenti e una gran confusione. Si immaginano gli scenari, e il sindaco di Monza è entusiasta. "Vantaggi per i cittadini". Ma Virginio Brivio dice niet

MONZA - Scanagatti dice si alla Grande Brianza con Como e Lecco. «Sarebbe assurdo pensare a un inserimento nella città metropolitana. Sono favorevole alla nascita della Grande Brianza - ha dichiarato il sindaco di Monza al Corriere di Como -  È evidente che questo provvedimento del governo Monti non risponde alle logiche di razionalizzazione degli enti, ma solo a un taglio di costi. Ecco perché è proprio questo il momento in cui vale la pena di fare una riflessione sui possibili vantaggi per i cittadini. Questa deve essere la priorità».

VARESE - Anche il primo cittadino di Varese, Attilio Fontana,  è favorevole all'unione con Como,  ma in una provincia insubre da cui la città di Teodolinda sarebbe esclusa. Il progetto è stato delineato nei giorni scorsi da Roberto Maroni: un solo ente con Como, Lecco, Varese, Sondrio, e le piemontesi Novara e Verbano-Cusio-Ossola. "Un'unica provincia autonoma interregionale dei laghi prealpini - riporta ancora il quotidiano citando il leader leghista - con le Regioni che però manterrebbero giurisdizione sui loro territori". A occhio e croce, più una sparata che altro.  

LECCO -  Chiudono invece la porta e rivendicano l'autonomia ottenuti pochi anni fa i "cugini" della sponda opposta del Lario. "Indietro non si torna"  ha tuonato il sindaco  di Lecco Virginio Brivio di fronte alla possibilità di un accorpamento.

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