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Comune, troppi ritardi per discutere le interpellanze

La denuncia di Martina Sassoli (Pdl): "Parlare di sicurezza a molti mesi dai fatti non ha senso"

"Alla ripresa dei lavori dopo l'estate ci siamo ritrovati con 72 interpellanze pregresse, alcune anche di febbraio". La denuncia è di Martina Sassoli (Pdl), consigliera comunale di Monza, e si riferisce alle richieste di informazioni che i consiglieri avanzano alla giunta e che, di norma, vengono dibattute durante il "question time" una volta al mese. Un ritmo troppo blando secondo la Sassoli, che spiega così a MonzaToday la sua lamentela: "Talvolta problematiche legate alla sicurezza sono discusse anche mesi dopo. Così non ha molto senso".

Un esempio per tutti, il tavolo sulla sicurezza. La Sassoli aveva chiesto a giugno che venisse istituito. "Ho avuto una risposta informale negativa da parte del sindaco", afferma, "ma voglio che mi diano un no ufficiale in aula perché si tratta di un argomento per me importante: la costituzione di un momento di confronto tra la giunta e i consiglieri da una parte e i cittadini dall'altra".

Ma come risolvere il problema del ritardo nelle risposte? "Avevo chiesto al sindaco di trovare un modo per anticipare almeno le interpellanze più urgenti", risponde Martina Sassoli. E il sindaco? "Mi ha detto che effettivamente bisognerebbe...".

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