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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Metropolitana a Monza, esiste uno studio di fattibilità mai presentato

Inviata un'istanza al sindaco Scanagatti per chiedere l'invio del documento "a tutti gli Enti che partecipano alla relativa Conferenza dei Servizi perché sia acquisito e sviluppato in via prioritaria"

"Prende così forma l’ipotesi di dotare la città di Monza di una direttrice metropolitana intesa come prosecuzione delle direttrici milanesi, ma utile anche ai fini della mobilità interna. La direttrice da seguire si dovrà sviluppare, a grandi linee, in senso sud/nord, sarà complementare alla ferrovia e dovrà servire le più importanti polarità urbane monzesi, ad eccezione del centro storico che, per l’appunto, è già servito piuttosto bene dal trasporto ferroviario".

Non si tratta dell'ennesima voce unanime che si leva dalla città per chiedere la metropolitana a Monza o di un'altra petizione: a presentare il progetto nella misura di una soluzione necessaria al traffico e al collegamento con la metropoli milanese è uno studio sulla fattibilità dell'opera presente nei cassetti comunali del municipio.

A scovarlo è stato il Comitato HQ San Fruttuoso da sempre impegnato per le questioni legate alla mobilità sul territorio e promotore della raccolta firme per portare la M5, che nei documenti ufficiali si chiama "Monza Metropolitana - collegamento tra la stazione FS Garibaldi e la città di Monza", davvero nel capoluogo brianzolo.

Il progetto per la realizzazione di un collegamento con la rete metropolitana, che per la prima volta fece la sua comparsa nel 1933 e che oggi si sta sviluppando in direzione opposta, dentro Milano città, è stato riconsiderato anche in tempi recenti: secondo quanto appurato dall'Associazione nel 2012 il Comune di Monza ha commissaionato alla società Metropolitana Milanese Spa uno studio di fattibilità per portare la rete metropolitana a Monza ma questo non è mai uscito dai confini del capoluogo brianzolo, anzi dai cassetti del municipio, e non è mai stato presentato a Regione e Ministero delle Infrastrutture.

Il documento sarebbe già in sè un punto da cui partire per convocare un tavolo tecnico e avviare le procedure di reperimento fondi. 

Per chiedere di procedere in questo senso il Comitato ha inoltrato una istanza formale al sindaco della città di Monza, Roberto Scanagatti. 

"Esiste agli atti del Comune uno studio di fattibilità del 2012 commissionato a Metropolitana Milanese. A seguito di una verifica da noi eseguita, risulta che tale studio non sia mai stato inoltrato né alla Regione Lombardia, né al Ministero delle Infrastrutture. Chiediamo quindi che lo studio di fattibilità di cui sopra venga inviato a tutti gli Enti che partecipano alla relativa Conferenza dei Servizi perché sia acquisito e sviluppato in via prioritaria" si legge nel testo.

Il documento, che passa in rassegna diversi elementi per verificare la fattibilità dell'infrstruttura e il suo impatto sul territorio, prevede il prolungamento da Bettola alla Villa Reale, passando per il San Gerardo, con un tracciato di otto stazioni.

Da un'indicazione tecnica presente nello studio si rileva anche che "non è indispensabile costruire prima di tutto il prolungamento della M5 da Bignami a Bettola. Può essere realizzato invece dapprima e in autonomia il tratto esclusivamente monzese (a Bettola ci sarebbe comunque lo scambio con la M1 per Milano)" perchè "il Comune di Monza – si legge nel progetto – è sufficientemente esteso ed attrattivo per generare una rilevante domanda di mobilità interna e per rappresentare un importante luogo di destinazione, e non solo di origine, degli spostamenti", arrivando a coinvolgere, nelle ore di punta, fino a 4mila passeggeri. 

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