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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Poche donne in Giunta, diffida per Monza e Lissone

La diffida presentata dal MIDATT, neonato movimento di donne assieme all'associazione "Articolo 51". "Siamo pronte a presentare ricorso al TAR, i precedenti ci danno ragione"

MONZA - Quote rosa? No grazie. La denuncia arriva dal Midatt (Movimento Italiano Donne Attive in Politica) e non sono solo parole. I sindaci dei Comuni di  Cesano Maderno, Lesmo, Lissone, Meda e Monza si troveranno sul tavolo a breve cinque lettere di diffida inviate dalla neonata associazione insieme ad Art.51 - Laboratorio di democrazia paritaria. La maglia nera spetta a Meda, con una sola donna su cinque assessori, pari al 20%.  "L’azione che abbiamo intrapreso nei confronti di questi 5 comuni lombardi – spiega il Midatt  - nasce dalla constatazione che in Italia, purtroppo, la quantità di donne che ricoprono cariche istituzionali e politiche è ancora troppo scarsa. Nel 2011, ad esempio, secondo dati pubblicati dal Sole 24Ore, nei Comuni italiani le donne erano solo il 19% dei consiglieri e il 6% degli assessori. E questo nonostante il fatto che anche il Testo Unico degli Enti locali del 2000 disponga che tutti gli Statuti debbano prevedere norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomini e donne  e promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del Comune".

RICORSI  - Le attiviste dell'associazione guidata dalle ex pidielline Tiziana Fraterrigo e Daniela Greco si dicono pronte a procedere nelle sedi giudiziarie competenti, e a presentare un eventuale ricorso al TAR. Il fondamento giuridico è la sentenza del Consiglio di Stato del 21 giugno 2012 che ha annullato la decisione del TAR in merito al ricorso presentato da Art. 51 - Laboratorio di democrazia paritaria e respinto. Il ricorso era stato presentato nei confronti della Giunta Formigoni con una sproporzione di 15 uomini contro una sola donna. "I giudici hanno ribadito - spiegano dall'associazione - che il riequilibrio di genere è principio cogente ma non derogabile nemmeno per ragioni politiche".  Nel rimpasto di  Giunta di febbraio - fa notare la vicepresidente del Midatt Daniela Greco -  sono entrate due donne,  Valentina Aprea e Ombretta Colli. Il "Celeste" ai tempi spiegò la decisione con la necessità di avere al proprio fianco  solo collaboratori che potessero dedicarsi a tempo pieno alla politica. "Ma la sentenza sfavorevole del Consiglio di Stato era nell'aria: a nostro giudizio - afferma Greco -  il presidente ha semplicemente preferito anticiparla". Quali che fossero  le motivazioni, resta il dato oggettivo di un, seppur parziale, riequilibrio di genere.


ATTUALE COMPOSIZIONE DEGLI ASSESSORI DELLE GIUNTE DEI COMUNI DIFFIDATI

Cesano Maderno:  2 donne su  6 assessori
Lissone:                 2 donne su 7 assessori
Lesmo:                   1 donna su 4 assessori
Meda:                     1 donna su 5 assessori
Monza:                    3 donne su 9 assessori

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