rotate-mobile
Politica

PGT a tappe forzate: venerdì comincia la battaglia, Mariani rischia

Il presidente del Consiglio comunale Domenico Inga ha stabilito il calendario dei lavori. Si comincia venerdì e sabato, ma i numeri sono risicati nel finale di legislatura



Adesso o mai più. Le sorti della variante PGT (Piano di Governo del Territorio) che deve essere  necessariamente approvata  entro il 17 marzo  si decideranno tra venerdì sera e sabato mattina. E' in quella data che tra prima e seconda convocazione il Consiglio comunale dovrà cominciare ad approvare il documento e le ben 700 osservazioni presentate.  Come un falco nei giorni scorsi è piombato in città Paolo Romani, fedelissimo di Silvio Berlusconi e padre della variante bocciata nelle scorse settimane da Regione Lombardia. Romani ha assunto il controllo degli azzurri in città. E la musica è subito cambiata. Dopo gli addii che hanno lancinato la giunta ( Mangone, Antonicelli, Caglioti e Ferrante) e i conseguenti problemi numerici, ieri sera  il presidente del consiglio Domenico Inga ha proceduto - "motu proprio", sottolinea l'opposizione  - a convocare l'assemblea cittadina secondo un calendario a tappe forzate.  La conferenza dei capigruppo che doveva stabilire l'iter è stata annullata per la mancanza del numero legale: in questo caso, il regolamento assegna al presidente la facoltà di procedere, e così è stato. Nelle prossime settimane si lavorerà anche la domenica.


Le 700 osservazioni sono state raggruppate in 8 maxigruppi per snellire l'iter che  avrebbe messo a rischio il documento. Le opposizioni sono insorte. Il candidato sindaco del centrosinistra Roberto Scanagatti ha parlato di "forzatura inaccettabile per approvare la variante urbanistica su cui insistono forti interessi della famiglia Berlusconi". Scanagatti propone di rimandare tutto a dopo le elezioni. "Lasciamo che a decidere sulla proposta di Mariani e Romani siano i cittadini. E' un piano che apre le porte alla speculazione e cancella l'80% delle aree verdi e agricole".

Un ragionamento che non può trovare consensi nella maggioranza, preoccupata di portare a casa quello che alla luce dei fatti è il punto principale del quinquennio amministrativo. "Il documento rischia di essere esposto sin da subito ai ricorsi dei privati  - contesta Scanagatti - Mi sembra che qualcuno stia solo cercando di fare il compitino per dimostrare quanto è stato bravo ad obbedire".
 

Intanto il sindaco uscente Marco Mariani si trova a farsi campagna elettorale da solo. In mancanza dell'appoggio del Pdl  - che sullo strumento urbanistico punta tutto,  prima di un ormai probabile ritorno all'opposizione - e vittima dei giochi di potere a livello nazionale, Mariani è stanco di aspettare e forse anche un po' deluso. Bossi gli ha consigliato di attendere un paio di settimane, il tempo di vedere come finisce la storia infinita del PGT. Ma sono in molti a pensare che sia già tardi.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

PGT a tappe forzate: venerdì comincia la battaglia, Mariani rischia

MonzaToday è in caricamento