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Monza, referendum anti-casta: solo 600 le firme

C'è tempo fino a sabato mattina per sottoscrivere i referendum. Tutte le informazioni sulle raccolte firme per abolire i privilegi dei Parlamentari. A partire dal fatto che i testi sono due, e non uno solo

MONZA - Ultimi giorni per firmare la proposta di  referendum "anti-casta": c'è tempo fino a venerdì mattina per recarsi in Comune, mentre allo Sportello del Cittadino si potrà sottoscrivere la proposta  fino a sabato mattina. Finora, spiegano in segreteria,  a presentarsi sono state circa seicento persone.

I QUESITI - Le raccolte firme  presentate sono in realtà due, una a nome del Movimento del Sole  e l'altra a nome di Unione Popolare. La prima però è stata sospesa, come spiega a Monza Today la lecchese Felicia Denisi, vice presidente dell'associazione. "A pochi giorni dalla scadenza di fine luglio il quorum non è stato raggiunto. Abbiamo circa 300.000 firme a fronte delle 500.000 necessarie, forse qualcuna in più. Riprenderemo da zero a ottobre:  forse però - spera  - esiste un cavillo che ci consentirà di tenere buone le firme raccolte finora".

ABOLIZIONE TOTALE - Il Movimento del Sole ha sede a Fucecchio, in provincia di Firenze, ma  conta aderenti in tutta Italia. Nato da un gruppo Facebook, ha assunto la denominazione attuale dopo essersi fuso con altre due realtà simili.  E' l'autore della proposta più tranchant: dei nove articoli della legge 1261 del  31 ottobre 1965 sull'indennità dei parlamentari, salverebbe  solamente il primo, che corrisponde a quello che si può ritenere lo "stipendio base" dei parlamentari ("da 20.000€ si passerebbe a circa 5.000€ al mese", quantifica Denisi).  La scelta di non proporre l'abolizione tout court della legge è dovuta all'esigenza  di non incorrere nel rischio di incostituzionalità del referendum: la Costituzione all'articolo 96 affida infatti alla legge ordinaria il compito di stabilire l'ammontare dell'indennità  dei parlamentari. Via quindi la diaria (il rimborso spese per il soggiorno a Roma),  ma via anche le spese di segreteria e di rappresentanza, gli aumenti di stipendio e le progressioni di carriera in aspettativa (leggi l'elenco completo delle richieste del Movimento del Sole).

MENO DRASTICI - Il referendum di Unione Popolare, quello che  è ancora possibile firmare, è invece meno drastico: propone la sola abolizione della diaria (articolo 2 del testo di legge). Secondo Unione Popolare, ciò basterebbe a garantire un risparmio di 48.000 euro all'anno per ciascun parlamentare: quasi un raddoppio dell'indennità di base.

VALIDO? - Nei giorni scorsi sono però circolati dubbi circa le possibilità della proposta di dare luogo effettivamente a un referendum. L’art. 31 della Legge 352 del 1970 che disciplina le modalità di svolgimento dei referendum, stabilisce che: "Non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime". Le camere andranno a scadenza naturale a maggio del 2013.  Il tutto rischia quindi di essere rimandato al 2014.

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