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Approvato dalla giunta il nuovo documento di Piano

Ridotto di quasi il 70% il consumo di suolo. Maggiori tutele per 500 ettari di aree libere, creazione di nuove aree verdi urbane nei quartieri e spazio all'edilizia convenzionata. Scanagatti: "Una scelta netta nel segno del contenimento del consumo di suolo e del recupero delle aree dismesse e degradate"

Monza tutela il verde, recupera le aree dismesse e riduce il consumo di suolo, mettendo al centro anche l'edilizia convenzionata.

Queste le linee di intervento approvate dalla giunta con il nuovo documento di sviluppo urbanistico della città presentato dal sindaco Roberto Scanagatti e dall’assessore alle Politiche del Territorio Claudio Colombo giovedì.

Le superfici sottoposte a potenziali trasformazioni in aree cittadine passano da 3 milioni di mq a 1,1 milione, riducendosi del 70%.

Sempre all’insegna dei tagli si riduce anche la superfice destinata all’insediamento, ovvero la superficie lorda di pavimento che può essere costruita, che scende da 1,3 milioni a circa 600 mila mq. A fronte di questa tutela del territorio e delle aree agricole o dismesse 500 ettari di suolo libero e agricolo verrà inserito, se non già incluso, nei parchi di interesse sovra comunale (PLIS), tra cui l’area della Cascinazza.

I parchi e il verde urbano diventano uno degli elementi da difendere e tutelare anche grazie alla creazione di dieci piccole aree verdi di quartiere e alla realizzazione di spazi destinati alle attività economiche, tra cui quelli per artigianato tecnologico e coworking e alle attività culturali.

“I circa 600 mila mq di superficie lorda edificabile che saranno in gran parte realizzati su aree dismesse o sottoutilizzate, rappresentano grosso modo quanto realizzato negli ultimi 5 anni, e comunque è una cifra 5 volte inferiore ai 3,2 milioni di mq di slp previsti dalla variante approvata dalla precedente amministrazione e da noi revocata al nostro insediamento” ha commentato l’assessore Colombo, lasciando alle spalle il vecchio PGT del 2007.

Particolare importanza, inoltre, si è voluto dare all’edilizia convenzionata, a cui sono stati destinati 35 mila mq di Slp, di cui un terzo dovrà essere impiegato per la locazione a canone concordato.

“Il nuovo documento – ha commentato il sindaco Scanagatti - compie una scelta netta nel segno del contenimento del consumo di suolo e del recupero delle aree dismesse e degradate. Una scelta che non blocca lo sviluppo della nostra città ma che permetterà di valorizzare le nostre peculiarità. Un piano che guarda al futuro, a un modello di sviluppo sostenibile in grado di migliorare la nostra capacità attrattiva verso investimenti e lavoro”.

Il nuovo documento di Piano verrà discusso attraverso una serie di incontri pubblici durante quali i cittadini potranno esprimere le proprie osservazioni e, entro l’estate, al termine del percorso approderà in Consiglio comunale per la discussione e la votazione.

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