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Polemica sull'ordinanza anti-accattonaggio a Monza: "E' contro lo sfruttamento e l'abuso di alcol"

Dopo l'entrata in vigore del provvedimento firmato dal sindaco di Monza Roberto Scanagatti in tanti hanno criticato la severità delle misure che possono colpire anche chi si concede una birra in compagnia

C'è chi l'ha giudicata troppo severa e chi, invece, troppo poco.

L'ordinanza emessa dal sindaco di Monza Roberto Scanagatti ha suscitato diverse reazioni subito dopo la sua entrata in vigore: in tanti hanno espresso approvazione nei confronti della misura che punisce chi viene sorpreso a chiedere elemosina sfruttando i più deboli, i disabili e i bambini o ancora chi esagera con l'alcol e turba la quiete e la decenza pubblica.

Il provvedimento, frutto di un'attenta analisi della Polizia Locale, corredato da documentazione fotografica, è stato subito frainteso o interpretato in maniera ambigua: nelle pagine dell'ordinanza a essere passibili di sanzioni  oltre agli accattoni e agli ubriachi potrebbero anche esserci normali ragazzi che bevono una birra in compagnia per le strade del centro della città di Teodolinda. 

Per chiarire che l'ordinanza vuole tutelare la sicurezza della città e scoraggiare "l'accattonaggio che sfrutta minori e disabili" e non ostacoolare la socialità è un comunicato del Comune.

"Il provvedimento è frutto di una lunga ricognizione da parte della Polizia locale che ha segnalato casi specifici e puntuali considerati non tollerabili dal punto di vista della legalità e del quieto vivere dei cittadini. Nell'ordinanza si segnalano inoltre casi specifici di gruppi di persone i cui comportamenti - tra cui l'abuso di alcol -, e' stato verificato, spesso sconfinano in molestie, anche pesanti, a danno di cittadini - non solo in centro - e dei frequentatori di aree pubbliche e verdi, in particolare mamme con bambini" spiegano dal municipio.

Nel provvedimento quindi non c'è "nessuna limitazione del diritto dei giovani al divertimento" contrariamente a quanto, in tanti, avevano pensato.

Contro la misura si era scagliato anche Sinistra Ecologia e Libertà che aveva giudicato "Sbagliato emettere, sulla base di alcuni casi di marginalità sociale circoscritti in alcuni punti, ordinanze “contingibili ed urgenti” che colpiscono e pongono divieti a tutta la cittadinanza indiscriminatamente". 

Da parte di Sel è stata chiesta la revoca dell'ordinanza e la critica più feroce riguarda proprio la possibilità di sanzionare chiunque si aggiri per il centro con un alcolico in mano: "Ancora più grave ed ingiusticato è il divieto di bere alcolici in diverse vie fra le più centrali di Monza" è spiegato in un comunicato. "In questi due anni ha fatto fatica a imporsi nell’agenda politica dell’amministrazione il diritto alla felicità, alla socialità e all’aggregazione dei giovani. Quando si è parlato di movida, lo si è fatto quasi sempre in termini di problematicità da combattere piuttosto che di opportunità da cogliere".

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