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Politica

Intervista a Paola Bencini, candidata alle elezioni europee con Fratelli d'Italia

Paola Bencini è brianzola d'origine e oltre ad essere una politica è un'imprenditrice: MonzaToday l'ha intervistata

MonzaToday ha intervistato Paola Bencini, candidata con Fratelli d’Italia nella circoscrizione Nord Ovest per le elezioni europee del 25 maggio.

Classe 1974, vive a Inverigo ma nelle vene le scorre sangue brianzolo: già consigliere comunale di minoranza a Briosco, è anche coordinatrice provinciale dell’associazione nazionale di Fratelli d’Italia e membro del direttivo dell’associazione dei Giovani Imprenditori Confocommercio della provincia di Como. Oltre a essere una donna di politica Paola Bencini è un’imprenditrice e gestisce un bar di famiglia a Inverigo.

Lei è candidata alle elezioni europee con Fratelli d’Italia: il suo slogan elettorale recita “Voglio difendere l’Italia e gli italiani”, per ripartire come Paese dobbiamo difenderci o reagire? Fuor di metafora da che cosa dobbiamo difenderci e come fare?

Dalla fine del governo Berlusconi le ragioni dell'Italia in Europa sono senza difesa e i governi tecnici, e non eletti dagli italiani, di Monti - Letta - Renzi sono interessati a difendere gli interessi della Germania in Italia piuttosto che quelli dell'Italia in Europa. Per difenderci dobbiamo unirci in Europa con tutte le forze "patriottiche" che vogliono un'Europa delle Nazioni, cioè un'Europa in cui prima vengono gli interessi e la prosperità dei popoli e dopo vengono le regole di bilancio.

Paola Bencini oltre a essere una donna di politica è un’imprenditrice. In un momento di crisi economica e di difficoltà per le aziende e per le famiglie come quello che stiamo vivendo, dove solo guardando alla Brianza il panorama, come ci suggeriscono le cronache, è desolante quale dovrebbe essere la strada da percorrere?

 In Italia le imprese che esportano all'estero non hanno risentito della crisi. La crisi in Italia è alimentata dalla stretta sul credito esercitata dalle banche che non sostengono più le imprese ed è dovuta alla scarsa fiducia nella ripresa, schiacciata dalle tasse di Monti-Letta-Renzi. Bisogna ridurre il Cuneo fiscale sulle imprese, liberare il credito e ridurre i tempi di pagamento della pubblica amministrazione per tornare a crescere.

Matteo Renzi ha proposto per il Pd cinque donne capolista nelle diverse circoscrizioni, nonostante il centrodestra non abbia fatto una scelta così palese le quote rosa nelle liste sono presenti: possono queste elezioni, dal suo punto di vista, essere un rilancio della politica femminile e che contributo potrebbe derivarne?

Il mio partito è l'unico che ha una donna come presidente nazionale, Giorgia Meloni, il nostro unico assessore regionale in Lombardia è donna, Viviana Beccalossi, il mio coordinatore regionale è donna, Paola Frassinetti: il tutto senza quote rosa. La sinistra usa le quote rosa come moda, noi applichiamo la parità di genere scegliendo sulla base del merito, senza fare propaganda ma con i fatti.

Fratelli d’Italia, il suo partito, dopo aver affrontato la prima sfida elettorale nell’aprile dell’anno scorso per le politiche, è per la prima volta in lizza per il Parlamento Europeo: quali sono i temi più significativi da portare all’attenzione dell’Europa per l’Italia e per gli Italiani?

Dalla fine del governo Berlusconi l'Italia è stata commissariata. Non è libera di fare una politica economica autonoma e dopo Monti e Letta ora è Renzi a seguire le istruzioni della Merkel. Noi chiediamo agli italiani di votare in Europa chi farà i loro interessi difendendo la manifattura e l'agricoltura italiana, chiedendo politiche "comuni" di contrasto all'immigrazione clandestina e sviluppando quell'Europa mediterranea messa all'angolo dalle politiche di rigore della Troika.

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