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Piano Provinciale Cave Brianza

"La parola d'ordine di questo documento è l'equilibrio. Un equilibrio da raggiungere tra la necessità di preservare il patrimonio ambientale e paesaggistico e le necessità di sviluppo imposte dal mercato"

“La parola d’ordine di questo documento è l’equilibrio. Un equilibrio da raggiungere tra la necessità di preservare il patrimonio ambientale e paesaggistico e le necessità di sviluppo imposte dal mercato, anche in vista di una prossima possibile ripresa economica”.

Spiegano con queste parole il Piano Provinciale Cave della Brianza il Presidente Dario Allevi e l’Assessore Provinciale all’Ambiente Martina Sassoli.

E’ arrivato in giunta infatti il primo piano provinciale sul tema che conferma le sette aree estrattive già presenti in Brianza.

Gli aspetti strategici alla base del documento privilegiano la ricerca di ambiti a minor impatto ambientale per gli ampliamenti di cave esistenti e la ricerca di condizioni per rendere compatibile l’attività già in corso.

L’analisi del fabbisogno di sabbia e ghiaia è stato calcolato in base all’utilizzo finale, secondo i criteri fissati da Regione Lombardia: edilizia residenziale e non residenziale; manutenzione della rete viaria pubblica su base provinciale (strade comunali, provinciali e statali); grandi opere pubbliche infrastrutturali; attività produttive legate a peculiarità locali; esportazione extraprovinciale e/o estera.

Nell’approntare il piano la Provincia si è avvalsa anche di un’analisi di tipo statistico che punta a quantificare il fabbisogno edilizio per i prossimi 10 anni.

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