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Disastro Lombarda Petroli, il sindaco dopo la sentenza: "Stupore e delusione"

Assolti i titolari della raffineria di Villasanta che nel 2010 ha causato il disastro ambientale e l'ex direttore dello stabilimento: cinque anni in contumacia per disastro colposo al custode

Si è concluso con tre assolti e un condannato il processo Lombarda Petroli per il disastro ambientale del 2010 quando nel Lambro e nel Po furono sversati duemilaquattrocento tonnellate di idrocarburi ed oli combustibili dell'azienda di Villasanta.

Assolti i proprietari dell'azienda, i cugini Rinaldo e Giuseppe Tagliabue, insieme all'ex direttore della Lombarda Petroli Vincenzo Castagnoli.

Cinque anni invece la pena stabilita per l'unico giudicato colpevole di questa vicenda, il custode dell'ex raffineria brianzola.

Il 41enne monzese per i fatti avvenuti nel febbraio 2010 è stato condannato in contumacia per disastro colposo.

Secondo l'accusa il disastro ecologico sarebbe stato escogitato per abbassare il livello di olio combustibile ancora presente nelle cisterne perché si avvicinasse a quello che risultava dalla contabilità ufficiale ma la tesi non è stata accolta dal Tribunale.

Mentre si attendono le motivazioni della sentenza a commentare a caldo il verdetto del tribunale è stato il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti: "La sentenza desta grande stupore. Sappiamo che un custode è stato giudicato colpevole di un disastro ambientale di dimensioni enormi ma non sappiamo perché".

"Il fatto che il risarcimento milionario non sarà di fatto comunque esigibile dal soggetto condannato ci lascia delusi e amareggiati, perché ancora una volta i danni sono pagati da tutti i cittadini" ha poi concluso Scanagatti.

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