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Seveso, giunta appesa a un filo: Donati rischia la caduta sul bilancio

Non sapendo più a che santo votarsi, il sindaco ha lanciato un appello ai cittadini. Ma nessuno lo ha ascoltato: neppure gli ex alleati del Pdl

SEVESO – Meno cinque. A Seveso c’è tempo fino al 26 novembre per approvare il bilancio. Se il sindaco Massimo Donati (centrodestra) non ce la farà a fare il suo mestiere non ci saranno alternative: la sua giunta andrà a casa. Senza se e senza ma. L’ultimatum è arrivato dal prefetto di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi.

CATTIVE ACQUE - In cattive acque fin dal giorno della sua elezione, nella primavera del 2008, e non sapendo più a che santo votarsi, per salvare il suo esecutivo Donati ha tentato il tutto e per tutto. Si è rivolto direttamente ai 22.800 abitanti di Seveso, e ha lanciato loro un appello: «Visto che l’opposizione vuole distruggere tutto, salvate voi l’amministrazione comunale».

LETTERA STRAPPALACRIME - Nella lettera, giunta nelle case di circa 7mila famiglie, Donati non rinuncia ai toni strappalacrime: «Lo scorso 6 novembre, ancora una volta, il consiglio comunale di Seveso non si è potuto riunire per la volontaria assenza di oltre metà dei consiglieri. Eppure l’argomento era la delibera che permette di far quadrare il Bilancio 2012 del Comune senza aumentare né l’Imu, né l’addizionale Irpef sui redditi».

LE TASSE - Il sindaco Massimo Donati, il suo vice Nicola Tallarita, l’assessore Luca Volpi, il capogruppo del Pdl Alfredo Pontiggia e il presidente del consiglio comunale Massimo Vaccarini hanno pure agitato lo spauracchio delle tasse. Sostenendo, senza troppi giri di parole, che – se la giunta cadrà – aumenteranno le tasse. In soldoni, i cittadini pagheranno di più: «Finora – si legge ancora nella lettera - le tasse sono rimaste alle aliquote base . Ma ora questo impegno rischia di essere vanificato se non sarà confermato il bilancio di previsione 2012, già approvato dalla giunta».

L'APPELLO - Infine, un appello con una mano al cuore e l’altra al portafoglio: «Aiutateci a non farvi pagare altre tasse»! Ma l’accorata richiesta pare non abbia raccolto molte adesioni. Al punto che perfino alcuni ex «compagni di strada» del Pdl - Marco Mastrandrea, Federico Houeis e Paolo Sala – hanno scosso la testa e lo hanno bocciato senza ripensamenti. Quanto al prefetto, Giovanna Vilasi ha già sulla scrivania l’ordinanza di scioglimento. E il 26 novembre è pronta a firmarla.

 

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