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Tagli alla Provincia, mancano 8 milioni: a rischio i servizi

Il Presidente Ponti sarà di nuovo a Roma mercoledì prossimo: "La metodologia di ripartizione dei prelievi è inappropriata". A preoccupare è soprattutto il trasporto pubblico locale

All’orizzonte per le casse della Provincia di Monza e Brianza e per i servizi da garantire ai cittadini si profila un futuro incerto.

Entro il 31 luglio l’Ente infatti deve chiudere il Bilancio 2015 ma i tagli del 30% previsti dalla legge di Stabilità, pari a 19.386.463,83 euro, mettono inevitabilmente a rischio i servizi. Per fare il punto sulla situazione e affrontare le difficoltà giovedì sera nella sede di via Grigna si è tenuta l’Assemblea dei sindaci.

“Ho voluto convocare i 55 Sindaci per condividere tutto il percorso di avanzamento dei lavori per la stesura del nostro Bilancio alla luce del pesante taglio imposto dalla Legge di stabilità” ha spiegato il Presidente Gigi Ponti. “La situazione attuale ci mette nelle condizioni di non potere chiudere il bilancio nei tempi stabiliti dalla legge portando di fatto l’Ente verso il default. Noi però non ci arrendiamo e stiamo presentando la nostra situazione in tutte le sedi possibili dimostrando che la metodologia di ripartizione dei prelievi elaborata dal SOSE basata sul calcolo della spesa efficientata delle funzioni è inappropriata”.

Secondo la ripartizione elaborata dal SOSE, la Società Soluzioni per il Sistema Economico creata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, la Provincia di Monza e Brianza risulta la più penalizzata d’Italia. Nonostante le difficoltà affrontate nella fase di start up l’ente è riuscito a mantenere la spesa media annuale sotto la media nazionale, con un dato inferiore anche alla media regionale lombarda ma tutto questo non sembra bastare. La spesa “efficientata” proposta dalla Società prevede infatti per Monza e Brianza la cifra più bassa d’Italia per erogare i servizi al cittadino, pari a 19,53 euro per abitante, a fronte di una media nazionale che arriva a 39,71 euro pro capite, quasi il doppio, e una media lombarda attestata sui 32,62 euro.

Per far sentire ancora le ragioni della Provincia di Monza e Brianza il Presidente Ponti mercoledì sarà nuovamente a Roma: qui durante un nuovo confronto con il Direttore Generale del Ministero dell’Interno presenterà la situazione finanziaria dell’ente evidenziando tutte le criticità dell’efficientamento.

“Basterebbe che la nostra percentuale di efficientamento fosse equiparata alla media nazionale per poterci permettere di fare fronte a tutte le spese necessarie a garantire i nostri servizi essenziali" ha spiegato il Presidente, anticipando quello che sarà il contenuto del colloquio a Roma.

Durante l’Assemblea è stato illustrato ai sindaci il progetto di Bilancio: dalle casse dell’Ente, secondo il lavoro fatto dai tecnici della Provincia tenendo conto dei tagli previsti dalla riforma Delrio e dalla legge di Stabilità, a fronte di una proposta di Bilancio pari a 25.241. 711, 00 euro ne mancherebbero 8.393.194.

Ponti non sembra fare un passo indietro e non accetta i tagli richiesti almeno su due voci di spesa fondamentali. In primo luogo gli stipendi dei dipendenti e la tutela dei servizi ai disabili per assicurare il diritto allo studio di tutti gli alunni della Brianza, come è stato già annunciato alle famiglie coinvolte nei giorni scorsi.

Un altro tasto dolente resta per la Brianza anche il trasporto pubblico locale per cui la Provincia garantisce i collegamenti sul territorio attraverso gli autobus extraurbani per un totale di 8.4 milioni di km percorsi all’anno. In sette anni, a causa del taglio dei finanziamenti regionali, l’offerta è stata ridotta dell’11.4% con una perdita di 1.4 milioni di chilometri percorsi. Gli effetti sul Bilancio della legge di Stabilità e la riduzione dei trasferimenti alle province però hanno determinato la necessità di tagliare ancora ed entro settembre la Provincia di Monza e Brianza perderà il 6,5% della dotazione.

“La riduzione progressiva dei servizi è stata effettuata con l’obiettivo di salvaguardare il pendolarismo di studenti e lavoratori - spiega il Presidente – I tagli sono stati indirizzati verso le corse serali, la frequenza nelle fasce di morbida e soprattutto i servizi festivi che sono ormai limitati a pochissime linee. Vogliamo continuare a garantire i servizi per gli studenti e i pendolari, ma il margine di intervento è sempre più assottigliato e l’attrattività per gli spostamenti del trasporto pubblico locale su gomma sempre più ridotta”.

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