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Attentato a Parigi, "show" alla Camera di Paolo Grimoldi

Il deputato della Lega contro Alfano e la Boldrini. "Il governo è responsabile se succede qualcosa in Italia"

E' "Grimoldi show" alla Camera dei deputati, il 9 gennaio, dopo l'informativa del ministro degli interni Angelino Alfano sul rischio del terrorismo di matrice islamica nel nostro Paese in seguito al grave attentato di Parigi contro la redazione di Charlie Hebdo, che ha provocato 12 morti.

Il deputato monzese della Lega Nord, Paolo Grimoldi, si è lanciato in una invettiva contro il governo ma anche contro la presidente della Camera, Laura Boldrini (Sel), provocando alla fine la "reprimenda" del presidente di turno Roberto Giachetti (Pd).

Alfano aveva affermato tra l'altro che non si ha notizia di presenza in Italia dei due fratelli sospettati di avere fatto fuoco contro il direttore, i redattori e i vignettisti di Charlie Hebdo, oltre che contro i poliziotti intervenuti. Ma Grimoldi, nel suo intervento, ha azzardato che "i terroristi della strage di Parigi frequentavano il centro di viale Jenner (a Milano, n.d.r.)". E poi: "L'Islam moderato non esiste in nessun Paese musulmano, come testimoniano le cronache dei giornali".

E l'attacco al governo: "I terroristi - ha esclamato Grimoldi ad Alfano tra gli applausi del gruppo leghista - li andate a prendere direttamente sul bagnasciuga dei Paesi musulmani, li portate qui, gli diamo la casa e gli paghiamo pure telefono, vitto e alloggio. Se succedesse qualcosa, i responsabili sareste voi".

Infine l'attacco alla Boldrini: "Anziché fare convegni sul termine presidenta, la presidente Boldrini parli del fatto che nei Paesi islamici la donna viene vista come inferiore. Parli dell'infibulazione, non di cazzate". A quel punto il richiamo del presidente di turno Giachetti.

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