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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Oltre cento tombe "sparite" dal cimitero dei bambini a Monza: "Morti una seconda volta"

L'episodio è stato sollevato in consiglio comunale da Roberto Scanagatti, ex sindaco del capoluogo brianzolo e ora consigliere all'opposizione

Oltre cento tombe di bambini "sparite" dal cimitero di Monza. Biglietti, pupazzi e giocattoli stipati in scatoloni e una porzione di camposanto recintata, con la terra smossa.

Questo hanno trovato davanti ai loro occhi i genitori recandosi al campo numero 8 del cimitero urbano di Monza dove l'area è riservata alla sepoltura dei bimbi morti in tenerissima età. I resti di circa cento salme di bambini sotto i dieci anni sono stati riesumati senza che i genitori o le famiglie - nella maggior parte dei casi - se ne accorgessero. Il caso lunedì sera è approdato in consiglio comunale, sollevato dall'ex sindaco di Monza Roberto Scanagatti, consigliere all'opposizione tra i banchi del Pd. 

"Il fatto ha dell’incredibile" ha detto Scanagatti in aula. "I genitori hanno trovato un porzione del campo recintata e il terreno completamente smosso e hanno appreso dell’accaduto dal personale di servizio. Nessuna comunicazione diretta o una telefonata ma un annuncio pubblicato solo sul sito del comune e con avvisi affissi al cimitero".

"Ai genitori sono stati mostrati una quantità considerevole di scatoloni - ha proseguito Scanagatti - impilati sotto una tettoia contenenti gli oggetti che andavano a ornare le piccole tombe. Per i resti organici non è stato possibile avere informazioni più precise".

Sotto accusa non solo le modalità di comunicazione dell'esumazione ma anche i tempi. "Qualsiasi intervento si poteva posticipare almeno dopo le ricorrenze dei defunti che si svolgeranno in questi giorni" ha aggiunto il consigliere del Pd, sottolinenando come l'intervento non fosse evidentemente urgente in quanto finalizzato alla realizzazione di una aiuola. 

"Va organizzato un momento con queste famiglie innanzitutto per chiedere scusa e vedere se c'è una strada per vedere se è possibile andare incontro alle loro richieste" ha detto il sindaco Dario Allevi in aula. "E' come se i loro figli fossero morti una seconda volta e questo è inaccettabile. Andremo fino in fondo".

In merito alla vicenda del Campo n. 8 del Cimitero (quello dedicato ai feti e ai bambini fino ai 10 anni) emersa ieri sera in Consiglio comunale, l’Amministrazione Comunale precisa che il problema non riguarda cento o più tombe come riportato stamattina da alcune testate online.

Le precisazioni dell'amministrazione

L'amministrazione comunale, con una nota, ha precisato alcuni aspetti della vicenda, dopo aver condotto le verifiche del caso. "In cinque casi i genitori dei bambini defunti non sono stati avvisati. Ciò a causa di un’anomalia di funzionamento del software in uso all’Ufficio Funerario. Negli altri la procedura di esumazione si è svolta correttamente. Il Regolamento del Cimitero prevede, infatti, che gli avvisi siano apposti con cartelli posizionati al Cimitero e gli elenchi pubblicati sul sito Internet del Comune. Tali pubblicazioni sono rimaste a disposizione delle famiglie per 6 mesi invece dei 3 previsti per legge. Inoltre l’Amministrazione Comunale ha provveduto ad affiggere in città 100 manifesti seppure non previsto dal Regolamento stesso. Il Sindaco Dario Allevi, sconcertato per quanto accaduto, nei prossimi giorni ha intenzione di ricevere i genitori dei cinque bambini per esprimere loro il profondo dispiacere suo e dell’intera comunità per quanto è accaduto e studiare insieme un progetto condiviso volto a custodire la memoria dei loro bambini".

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