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Il Triennale Design Museum in Villa Reale: l'inaugurazione

Oltre al ritorno del Design nel capoluogo brianzolo, nel luogo dove era nata la Triennale come Biennale delle Arti, domenica mattina il territorio ha fatto sentire la propria voce sollecitando il ministro Lupi per alcune questioni

Era il 1923 quando a Monza, negli spazi della Villa Reale, iniziava l'avventura della Biennale delle Arti Decorative.

Oggi, dopo anni, il Design torna protagonista nel capoluogo brianzolo e lo fa occupando uno dei luoghi simbolo del territorio riconsegnato al suo antico splendore.

Domenica 14 dicembre è stato inaugurato negli spazi del Belvedere, all'ultimo piano della Reggia del Piermarini, il Triennale Design Museum.​

Leggi qui la presentazione dell'allestimento.

​Si tratta di un allestimento permanente che porta a Monza una selezione di circa 200 pezzi di Design Italiano che hanno segnato la storia della produzione industriale d'arte nel nostro paese, diventando icone, ma soprattutto hanno accompagnato la vita di tutti ogni giorno.

E' proprio alla dimensione quotidiana che si ricollega il titolo dell'allestimento, "La Bellezza quotidiana. Un percorso nella Collezione Permanente del Design Italiano", curato dalla dottoressa Silvana Annicchiarico, Direttore del Triennale Design Museum.

​A fare gli onori di casa insieme al sindaco della città di Monza, Roberto Scanagatti, che si è detto orgoglioso del traguardo che si è celebrato e che rende ancora una volta Monza protagonista e pronta per Expo, è stato il Presidente della Camera di Commercio Carlo Edoardo Valli, insieme al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Maurizio Lupi.

La cerimonia di inaugurazione del Triennale Museum Design a Monza

"Gli spazi del Belvedere della Villa Reale di Monza saranno dedicati alla promozione e alla valorizzazione del design, che in Brianza è nato e continua a trovare terreno fertile per lo sviluppo" ha dichiarato Valli. "Il Triennale Design Museum sarà un luogo della memoria che ci fa recuperare le radici della nostra identità con la Triennale che nacque proprio nella Villa Reale" ha concluso.

Sul legame con il passato per costruire al meglio il futuro, in vista delle sfide a livello internazionale che attendono il territorio, sono tornate anche le parole del ministro Maurizio Lupi che ha sottolineato come il Paese abbia bisogno della creatività e dell'inventiva degli artigiani e di chi vuole fare per un contributo alla ripresa del Paese.

La visita del membro del governo a Monza è stata anche l'occasione per portare alla ribalta alcuni temi sensibili della politica del territorio.

Nelle parole del sindaco Scanagatti non è infatti mancato un riferimento preciso alla richiesta di fondi per la realizzazione di una metropolitana a Monza tema, questo, per cui lo stesso primo cittadino si è detto risoluto a non rinunciare perchè sia "un modello di sviluppo per tutto il territorio".

Qualcosa in cantiere pare esserci e il ministro Lupi ha affermato che il suo ministero sta lavorando per avanzare una proposta per "far arrivare le reti metropolitane nelle grandi aree e Monza"- ha aggiunto- "è una grande area".

Tuttavia per il prolungamento della M5 fino a Monza si dovrà aspettare perchè, come ha specificato Lupi a margine, tra i progetti che il Comune di Milano vuole sottoporre al governo "per il momento il prolungamento della 5 non c'è" (Leggi le dichiarazioni di Lupi)

Oltre all'auspicio di non ridurre fondi alle Camere di Commercio presentato dal Presidente Carlo Edoardo Valli al ministro Lupi, per non vanificare l'incisività dell'organismo sul territorio, è stata la volta anche delle richieste a livello regionale.

Come ha ribadito Roberto Maroni durante il suo intervento in un recente colloquio a Roma tra lui e il ministro si è discussa la presentazione di un emendamento per fare in modo che Regione Lombardia diventi parte del Consorzio del Parco e della Villa Reale attraverso una defiscalizzazione di circa 20 milioni di euro, "che anzichè dare a Roma come tasse", ha specificato il numero uno del Pirellone, "saranno investiti nel Parco e nell'Autodromo".

L'entrata nel Consorzio di Regione Lombardia, il cui desiderio era stato manifestato più volte in passato, secondo Maroni sarebbe l'unica garanzia per fare in modo che "il Gran Premio di Formula Uno resti a Monza anche dopo il 2016". 

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