Calcioscommesse, il monzese Stefano Mauri accusato di associazione a delinquere
La procura di Cremona ha emesso gli avvisi di chiusura delle indagini: per il capitano della Lazio confermata l'accusa di associazione a delinquere
Credeva, sperava, che l'incubo fosse finito. E invece di giorni bui davanti potrebbero essercene ancora. Il monzese Stefano Mauri, capitano della Lazio, è stato accusato di associazione a delinquere nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse.
La procura, in queste ore, sta notificando l'avviso di chiusura delle indagini, che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, a centotrenta indagati tra calciatori, ex giocatori e dirigenti. Per Stefano Mauri, che ha già scontato otto giorni di carcere e una squalifica di sei mesi, l’accusa confermata è di associazione a delinquere. Il processo dovrebbe essere previsto per l’autunno.
La stessa accusa è arrivata, tra gli altri, per Beppe Signori e Cristiano Doni, altri nomi illustri dell'inchiesta. L'avviso di chiusura delle indagini è arrivato lunedì mattina anche al ct della nazionale Antonio Conte. Per lui l'accusa è "solo" di frode sportiva per fatti che risalgono al periodo in cui allenava il Siena.