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Gasbarroni : "Meritiamo la serie B. Promozione diretta? I conti li faremo alla fine"

Lo hanno chiamato Gasba-dona. Con i suoi gol ha incantato il Brianteo e fatto piangere gli stadi di mezza Italia. Andrea Gasbarroni, numero dieci biancorosso, si racconta a Monza Today."Il mio augurio? Il Monza merita la serie B"

Monza - Il rettangolo verde di gioco è la rappresentazione esatta di com’è la vita: si lotta, si corre, si vince, si perde ma alla fine resta in piedi è chi ha ben saldi principi come il rispetto, la famiglia, la serietà e l’onestà.

Uno che ha sempre fatto dei principi la sua arma migliore, affiancata ovviamente alla tecnica sopraffina, è Andrea Gasbarroni, numero dieci del Monza ed ex calciatore di Juventus, Parma, Genoa, Palermo e Sampdoria. In sette mesi ha dimostrato grande serietà, dedizione per il lavoro e  una grande voglia di far divertire i tifosi con le sue magie.

VIDEO| GABARRONI, GIOIELLO IN STILE MESSI CONTRO IL RIMINI: MONZA IN DELIRIO 

Noi di MonzaToday abbiamo voluto intervistarlo per capire realmente chi è  il mito Gasbarroni, per cui più di qualcuno ha speso parole importanti. 

Iniziamo parlando di quest’ultimo periodo: cinque vittorie consecutive, sesto posto e in piena lotta play-off. Come vi sentite? Pensate di poter conquistare la promozione ?

In questo campionato si lotta fino alla fine per tutti gli obiettivi,  ed è così non  solo per il Monza. La classifica dice che ad oggi siamo nei play- off, ma non abbiamo fatto ancora nulla. Viviamo alla giornata e alle alla fine faremo i conti. Il Forlì? All’andata abbiamo vinto tre a zero contro di loro. Sono una squadra importante e sarebbe bello vincere anche lì.

Tu e De Cenco siete i giocatori più talentuosi del Monza. Sei stato soprannominato anche Gasba-dona. Quali sono le sensazioni che hai provato?  

Ringrazio tantissimo i tifosi del Monza che mi hanno accolto bene e mi vogliono bene. Hanno sempre dimostrato tanto affetto nei miei confronti, ma Diego è unico. Per me comune mortale è meglio normalità.

tifosi monza in delirio-2

Perchè hai scelto proprio Monza ?

Ti dico la verità, non ho visto la categoria ma ho seguito mister Asta. L’ultimo giorno mi ha chiamato Andrissi e ho accettato perché voglio giocare a calcio per divertirmi. Il mister è stupendo così come il direttore, il dottor Cirillo è molto preparato, i fisioterapisti preparati, insomma un ambiente splendido. Sempre con lo spirito giusto e la testa giusta ho pensato che quest’anno volevo divertirmi, e in un ambiente come a Monza è possibile.

Come mai un calciatore della tua classe ha scelto di giocare in Seconda Divisione? Speri di tornare a giocare in Serie A?

Col Monza sarebbe un sogno, io spero di continuare a fare bene. Con i biancorossi ho un contratto che scade al termine della prossima stagione, e poi nel calcio non si sa mai. Vediamo quale sarà il futuro del Monza: io comunque sto bene.

Qual è secondo te il giocatore più forte che hai incontrato o con cui hai giocato in Serie A ?

Secondo me Thiago Motta. E’ lui quello che mi ha impressionato di più sia dal punto di vista tecnico che fisico.

Di tutte le squadre che finora avete incontrato, quale pensi sia veramente la più forte del campionato ?

La Pro Patria è la più attrezzata, grosse individualità e giocano da tanti anni insieme.

Qual è il tuo obiettivo personale in questa stagione ?

Non ne ho uno in particolare, spero solo di continuare a fare bene. Credimi non ci penso, e poi i conti li faremo alla fine.

Parliamo invece delle questioni societarie. Come sicuramente saprai, è in atto una trattativa tra un imprenditore e il Monza. Come state vivendo all’inteno dello spogliatoio questa situazione ?

Devo dire che dall’inizio dell’anno non ci hanno mai toccato queste situazioni. Noi pensiamo solo a scendere in campo per la partita. Io mi auguro, per tutti che si risolva tutto e che chi arriva porti il Monza dove merita. Vedere il Monza in B sarebbe giusto.

Parliamo del Gasbarroni persona fuori dal calcio. Com’è ? Cosa fa? Si trova bene a Monza?

E’ una città dove si vive bene. Per me è l’ideale. Quando ho un po’ di tempo libero faccio una semplice passeggiata. Musica, cinema, insomma faccio quello che fanno i ragazzi e poi mi godo la mia compagna e mia figlia. Ho avuto la fortuna di stare in belle città e sono state bene ovunque. Sono stato fortunato e  mi sono trovato a mio agio ovunque: ma dovendo scegliere, l’esperienza con la Sampdoria, ad oggi, è quello a cui mi sento più legato.

Finisce l'intervista. Non resta che augurare al Gasba in bocca al lupo; e magari, di segnare altri dieci gol da qui alla fine del torneo per far tornare il Monza in Prima Divisione. Adesso, forse si è colto qualcosa in più dell’uomo, oltre che del calciatore: il suo essere semplice pur  nella indiscutibile grandezza.  

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