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Monza-Resegone: torna la "classica" tra due luoghi simbolo

Pronti? Via! Parte il 22 giugno la Monza-Resegone, 53ma edizione dell'attesissima gara a squadre. I corridori dovranno affrontare di notte i 42 chilometri che dall'Arengario portano alla Capanna Monza sul Resegone

MONZA - Pronti? Via! Parte il 22 giugno la Monza-Resegone, 53ma edizione dell'attesissima gara a squadre. I corridori dovranno affrontare di notte i 42 chilometri che dall'Arengario portano alla Capanna Monza sul Resegone. Saranno 241 le squadre che  quest'anno cercheranno di abbassare il limite sotto il record delle 3 ore: ognuna  è formata da 3 atleti. 

Una corsa podistica che è cambiata nel corso degli anni. Lo confermano gli organizzatori: "Negli anni '80 e '90 c'erano meno partecipanti - spiegano gli organizzatori - ma ai blocchi si presentavano tanti campioncini in erba, come dimostrano le classifiche molto "corte" in alto. Ora il tasso tecnico si è abbassato in compenso ma la partecipazione si è allargata". monza resegone conferenza-2

Un avvicendamento dovuto  probabilmente ai "montepremi" più ricchi che altre competizioni possono offrire, ma anche alle mutate abitudini dei runners. "Oggi il podista cerca percorsi magari più impegnativi dal punto di vista muscolare, ma che lo siano meno da quello mentale: un esempio è il buon successo della Monza-Montevecchia". Una gara informale, per così dire, ma appassionante e varia.

Il passo molto ritmato delle gare in pianura e su asfalto e la continua attenzione al ritmo stressano chi corre per sfuggire alle tensioni della vita quotidiana: e  non c'è dubbio che la "Resegone", con la sua salita finale da 600 m di dislivello sia una gara in grado di soddisfare l'esigenza di chi ama i cambi di ritmo. Tanto che anche quest'anno qualcuno, con grande disappunto,  è rimasto fuori (guarda la lista delle squadre partecipanti): "Conosciamo i nostri limiti, era impossibile gestire più persone" si giustifica la Società Alpinisti Monzesi, che cura l'evento. Si tratta di una cinquantina di squadre che tenteranno miglior sorte l'anno prossimo. 

Resta intatto il fascino di una gara storica del territorio, che nel corso di cinquantatre edizioni ha saputo legare con un fil rouge due dei simboli della città: l'Arengario, appunto, e la mitica Capanna Monza. "In città è molto forte la tradizione dell'alpinismo - chiosa il sindaco Roberto Scanagatti - Sarebbe ora di cominciare ad avere una tradizione anche nella corsa". Che l'augurio sia di buon auspicio. 

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