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Salvini a Sesto: "Islam? Non è una religione integrabile. Controlli alle frontiere subito"

Matteo Salvini e la Lega Nord hanno organizzato un presidio a Sesto San Giovanni, in piazza Primo Maggio, dove il 23 dicembre alle tre del mattino è rimasto ucciso il terrorista dell'Isis Anis Amri, ritenuto responsabile della strage di Berlino. Amri era arrivato a Milano dalla Francia in treno e poi a Sesto San Giovanni. "Perché si trovava qui?", ha chiesto Salvini: "O è un matto o c'era un motivo".

Per il segretario della Lega, ora vanno subito ripristinati i controlli alle frontiere. Salvini ha definito l'Italia un Paese "in cui terroristi e delinquenti vanno e vengono senza problemi", ma ha anche lodato le forze dell'ordine italiane, protagoniste dello scontro a fuoco in cui Amri è rimasto ucciso.

Nella notte del 23 dicembre, la volante Alfa Sesto stava pattugliando la zona della stazione ferroviaria quando i due agenti hanno notato un giovane nordafricano fermo davanti alla stazione stessa. Insospettiti hanno deciso di procedere con il controllo. Il giovane, che ha dichiarato di non avere con sé i documenti, è stato invitato a svuotare lo zaino: in quel momento ha estratto una pistola carica e ha sparato all'indirizzo di Christian Movio, il capo pattuglia, ferendolo. Movio ha risposto al fuoco e Amri si è nascosto dietro una vettura: Luca Scatà, agente in prova, lo ha raggiunto e colpito mortalmente al torace.

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