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Pelo del cane in autunno, come prendersene cura

A seconda di quale lunghezza ha il pelo del tuo cane, è necessario trattarla a dovere: ecco qualche utile consiglio

Il freddo, l’umidità, lo sporco, la pioggia: l'autunno e l'inverno sono i momenti più critici per curare bene il pelo del cane. Anche perché, per lui, quel pelo è una preziosa copertura che lo aiuta ad autoregolare la temperatura corporea, impedendo al freddo di raggiungere la pelle.

Tre sono i pigmenti alla base del colore del pelo: eumelanina nera, eumelanina bruna e phaeomelanina rossa. Il colore dipende dalla genetica. Le tipologie sono invece quattro, e richiedono ciascuna una particolare cura. I peli rasi vanno spazzolati con un guanto antistatico: i cani con queta caratteristica perdono il pelo tutto l’anno, non solo nei cambi di stagione.

Per gli animali a pelo corto, oltre al guanto viene consigliato un pettine e denti corti e ben fitti. Se di pelo ne hanno tanto, due volte alla settimana è consigliabile usare una spazzola ad aghi sottili per togliere i nodi. Il pelo semilungo è decisamente più impegnativo: a periodi cadenzati e separati, bisogna usare sia il cardatore che la spazzola per tenerlo pulito e senza nodi. Infine, il pelo lungo: in tal caso è necessario un pettine a denti larghi con punte possibilmente arrotondate. Il movimento corretto, a prescindere dal pelo, parte dalla testa per arrivare alla coda. Attenzione alla razza, perché alcuni cani non hanno un sottopelo protettivo e se si spazzola troppo forte si rischia di far male all’animale e di rovinare la pelle. Quindi, per eliminare nodi e sporcizia, non spingete mai troppo onde evitare il rischio di fargli male.

L'importanza dei pigmenti

Gli studiosi di MYLAV stanno portando avanti ricerche specifiche sui geni che determinano il colore del pelo del cane. Questo perché non è tanto importante sapere quale colore il pelo avrà, ma è importante sapere quali accoppiamenti potrebbero dar vita a cuccioli malati. Le cellule pigmentarie svolgono infatti un ruolo importantissimo, avendo la stessa origine di quelle che poi sviluppano alcuni organi come ad esempio l’apparato uditivo e visivo. È opportuno quindi fare indagini sul pelo, che sia il microscopio per osservarne l’aspetto o i test genetici per prevedere eventuali anomalie cromatiche che possono rivelare patologie più serie. 

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