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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Biassono

Un artista brianzolo dal Papa: a Francesco in dono una Maternità tutta d'oro

Oggi, mercoledì 6 ottobre, l'artista Alessandro Galanti in udienza dal Santo Padre: gli consegnerà un'opera che ha realizzato nel suo laboratorio

L’emozione è grande: poter incontrare di persona il Papa, consegnargli quell’opera nata nel suo cuore e diventata realtà grazie alle sue sapienti mani, e soprattutto raccontargli quello che c’è dietro a quella scultura. Neppure lui si rende conto che tutto questo sta per diventare realtà.

"Una gioia grandissima"

Alessandro Galanti, 46 anni, artista brianzolo a capo della  AlGala Lux di  Biassono, è emozionatissimo. “Sono pervaso da una grande agitazione - racconta lo scultore a poche ore dall’incontro -. Ho presentato alcune mie opere ad eventi importanti, in contesti istituzionali, come in Senato con la presidente Casellati, ma trovarsi di fronte al Papa per me che sono cattolico praticante è il massimo. Potergli donare una mia opera è una gioia indescrivibile".

La scultura che Alessandro Galanti donerà al Papa (Da Fb Alessandro Galanti)

Opera La Maternità di Galanti-2

La sua opera, che si intitola “La Maternità di Maria Vergine”, è nata durante una Messa quando Galanti, artista profondamente credente, è rimasto folgorato dalle parole del Vangelo in cui si narra che Maria ha concepito per opera dello Spirito Santo. "In quel momento ho avuto un’ispirazione - racconta -. Una visione artistica che mi ha permesso di realizzare una delle opere più intime che, fino ad oggi, abbia realizzato”.

Una scultura tutta d'oro: che cosa rappresenta

Come modella una cara amica di Alessandro al quinto mese di gravidanza. Nel punto centrale del grembo, che rappresenta il punto focale della scultura, Galanti ha appoggiato un piccolo mondo, rappresentato in oro blu, che custodisce il feto di Cristo, in oro giallo. Tutto intorno, sempre in oro giallo, c’è il corpo della Vergine provvisto di tre appoggi che simboleggiano la Trinità. La scultura appoggia su un basamento in legno di ulivo secolare di Assisi. “Ho lasciato un dislivello - spiega -. Come fosse un promontorio dal quale prende forma la placenta che custodisce il Cristo. Ho voluto così rappresentare il Golgota, che è concepimento della vita terrena di Gesù , ma al tempo stesso il preludio alla Resurrezione”. Un’opera in cui non manca certamente una profonda conoscenza delle Sacre Scritture: l’opera è chiusa da un filo d’oro lungo 3 metri (che richiama il concetto di Trinità), e ha 12 saldature che rimandano contemporaneamente alle 12 tribù di Israele e ai 12 apostoli.

"Tanti pensieri e ricordi adesso nella mia mente"

“In questo momento che mi appresto a incontrare il Santo Padre tanti pensieri si affollano nella mia mente - conclude -. Le tante esperienze vissute nella mia vita, l’azienda che ho creato dove lavorano 14 persone. Un’azienda attenta alle persone è frutto di un percorso di vita fatto camminando nei binari della fede. Spero di avere il tempo di descrivergli bene l’opera, non sarà facile incontrare  nuovamente Francesco a tu per tu".

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