"Non postate sui social foto di chiavi o documenti ritrovati, ma consegnateli alle forze dell'ordine"
L'appello della polizia locale Brianza est per scongiurare la cattiva abitudine di postare sui social dati sensibili
Molte volte chi lo fa non si rende neppure conto di condividere dati sensibili. Molto sensibili. Ma spera solo di riuscire a raggiungere velocemente, attraverso il potere dei social, la persona che ha smarrito quel documento, quel mazzo di chiavi, quell'abbonamento ai mezzi pubblici.
Eppure questa prassi è molto pericolosa. Non è la prima volta che sui gruppi social di Monza Brianza qualche utente pubblica la foto di una tessera sanitaria ritrovata, con tanto di codice fiscale in bella vista; oppure di posta recapitata all'indirizzo sbagliato con il nome, cognome e indirizzo del destinatario. Per non parlare poi di chiavi di auto o di casa ritrovate magari sulla panchina di un giardino.
Anche se l'intenzione è nobile, non è questa la via corretta per rintracciare il legittimo proprietario. Così che la polizia locale est Brianza si affida proprio ai social per spiegare come comportarsi quando si ritrovano oggetti smarriti.
"Si invitano i cittadini che dovessero rinvenire oggetti quali chiavi di abitazioni o autovetture, documenti, portafogli o simili a consegnarli al comando della polizia locale e non pubblicare il rinvenimento sui social media - si legge sulla pagina Facebook della polizia locale est Brianza -. Il rischio che qualcuno ne venga in possesso pur non essendo il legittimo proprietario è elevato e le conseguenze facilmente intuibili. Allo stesso modo non è opportuno pubblicare fotografie degli stessi perché in caso di restituzione al legittimo proprietario proprio la descrizione è un elemento discriminante. Il dovere civico, sempre lodevole, di restituire un oggetto personale a chi lo avesse smarrito si completa con il coinvolgimento delle forze dell'ordine preposte".