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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Tuffi

Le spiagge del lecchese dove tuffarsi in tranquillità

Tutti i lidi promossi dai recenti controlli di Ats Brianza

Una buona notizia per chi resta in città. Promosse le spiagge del Lecchese. Per chi è alla ricerca di un lido, non lontano dalla città dove fare un tuffo e trovare un po' di refrigerio, sarà possibile scegliere tra le numerose spiagge che affacciano sul lago di Lecco. Lunedì e martedì i tecnici dell'Ats hanno eseguito i consueti controlli, promuovendo tutte le spiagge.

Sono risultati balneabili i lidi di Abbadia Lariana (località Campeggio e Lido Lariano), Bellano (Lido di Puncia e Spiaggia di Oro), Colico (Inganna - Lc 53, Laghetto Piona e Lido di Colico), Dervio (Campeggio Europa), Dorio (Riva del Cantone e Rivetta), Lecco (Pradello, Canottieri e Rivabella), Lierna (Riva Bianca), Mandello (Olcio Lc 18, Camping Mandello, Lido di Mandello e Camping Nautilis), Oliveto Lario (Spiaggia di Onno, Vassena, Limonta), Perledo (Riva Gittana) e Pescate (La Punta). Resta invece non accessibile, ma per motivi di sicurezza, Malpensata a Lecco. 

Naturalmente i tecnici dell'Ats invitano i bagnanti a non tuffarsi se le acque risultano torbide. "Data l’estrema variabilità del fenomeno della presenza di cianobatteri in relazione anche alle condizioni climatiche ed atmosferiche, in presenza di acque torbide, schiume o mucillaggini, o con colorazioni anomale è sconsigliato immergersi - si legge nella nota ufficiale -. Inoltre evitare di ingerire acqua durante il contatto con acque di balneazione, fare la doccia appena usciti dall’acqua provvedendo ad asciugare completamente tutto il corpo, con particolare riguardo alla testa, sostituire il costume dopo il bagno".

I tecnici dell'Ats Brianza spiegano che "il contatto con acque contaminate da cianobatteri potrebbe provocare diversi effetti tra i quali irritazione delle vie respiratorie e degli occhi (come riniti, asma, congiuntiviti, tosse) e/o disturbi gastrointestinali - Infine, così come già accaduto negli anni precedenti a seguito di segnalazioni di dermatiti in alcune persone che hanno avuto contatto con le acque, è verosimile che tali inconvenienti siano determinati da riscontro occasionale di cercaria nelle acque interessate (laghi di Como, Garlate, Annone, Pusiano)".  

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