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L'azienda dove non c'è più orario e le ferie sono libere

La scelta di andare oltre lo smart working di un'agenzia di marketing e web3

Basta orari e ferie libere. Questa la ricetta di un'agenzia di marketing per andare oltre lo smart working e adattare il lavoro ai bisogni e alle esigenze dei propri dipendenti. A compiere questa piccola (grande) rivoluzione, che si auspica sia da molti imitata, è Velvet Media, agenzia di marketing e web3 veneta con una nuova sede a Milano.

Fino all’estate i dipendenti dell'azienda sono chiamati a lavorare per obiettivi e non per otto ore e cinque giorni; mentre ferie e permessi saranno presi liberamente e sarà possibile entrare in azienda anche in orari 'inusuali'. “Siamo andati oltre lo smart working tradizionale - le parole del ceo, Bassel Bakdounes - la base sono fiducia e responsabilità, manca ancora una normativa adeguata”.

Per le 150 persone che lavorano nell'agenzia cartellino e settimana lavorativa sono ormai un ricordo. Il nuovo approccio, battezzato Myway Work (che in italiano si potrebbe tradurre 'il lavoro a modo mio') per il momento viene proposto in modo sperimentale per la stagione estiva. Al centro l'autogestione del dipendente che è libero di restare a casa o andare in ufficio, lavorare il tempo che ritiene necessario per adempiere ai suoi compiti e prendersi ferie quando lo desidera.

Non si tratta di totale anarchia - spiegano dall'azienda - perché comunque i responsabili assegnano obiettivi specifici. I dipendenti, pertanto, sono chiamati a dare priorità alle commesse dei clienti con ancor maggiore determinazione, ma decidono autonomamente in che momenti della giornata portare a termine il loro lavoro e da dove farlo. Stessa questione per ferie e permessi, che vengono stabiliti in autonomia.

“Siamo convinti che se una persona è serena e sta bene nel privato, potrà essere più performante anche davanti al computer - spiega Bakdounes, titolare di Velvet Media -. Il miglioramento della qualità della vita genera la possibilità di lavorare meglio. Contiamo di migliorare la produttività togliendo costrizioni frutto di un retaggio culturale anacronistico, legate alla presenza in un ufficio o al numero di giorni e ore lavorate, e dando invece massima libertà e fiducia alle persone. Oggi vi sono mille innovativi strumenti che ci permettono di stare in contatto, monitorarci e consultarci, perché non dovremmo sfruttarli veramente?”.

La scelta rivoluzionaria di Velvet Media sarà portata avanti per alcuni mesi, fino all’estate, per valutare se una decisione di questo genere sarà valorizzata dalla responsabilità dei dipendenti, molti dei quali sono giovanissimi. Per agevolare ulteriormente il processo, in questo periodo gli uffici potranno essere utilizzati anche in orari particolari, come prima dell’alba o a notte inoltrata. 

“Quando abbiamo parlato con i consulenti del lavoro per adattare i contratti a questa ipotesi, ci hanno detto che siamo di fronte ad un vuoto normativo - conclude Bakdounes -. Noi vogliamo mettere i nostri dipendenti nelle migliori condizioni di lavoro, ma non esistono norme capaci di permettere una struttura ibrida tra sedi aziendali e personali. Forse il legislatore non si è accorto che il mondo del lavoro è cambiato, che le persone sono cambiate, e che c’è la necessità di rompere le regole anacronistiche. Confidiamo in un cambio totale, di mentalità soprattutto, che va bene sia promosso da imprenditori ed aziende ma deve essere rapidamente supportato anche da normative adeguate”.

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