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nuove imprese e lavoro

A Monza un nuovo polo produttivo: in arrivo 200 posti di lavoro

Sorgerà a Sant'Albino. Il privato piantumerà alberi e realizzerà una pista ciclabile

Il progetto è già pronto, il via libera (con tanto di cantiere) arriverà dopo l'estate. Poi l'avvio dei lavori per la realizzazione del polo produttivo dell'azienda Elesa che porterà in Brianza centinaia di nuovi posti di lavoro. L'opera verrà realizzata in via Pompei, nell'area industriale della città, dove la nota azienda - leader mondiale nella produzione di componenti nell'industria meccanica e con filiali in molti Paesi - ha deciso di investire. L'intervento, fanno sapere dal comune, porterà 100 nuovi posti di lavoro e altrettanti, stimati, nella rete dell’indotto. "Il piano attuativo, conforme al Pgt presentato agli uffici del comune da parte dell’operatore privato -  si legge nella nota ufficiale del comune di Monza - assicura che gli interventi previsti sono ad impatto zero per l’ambiente. Anzi: l’attenzione alla qualità progettuale e alla sostenibilità dei materiali impiegati si affiancherà ad interventi di compensazione ambientale particolarmente accurati".

Alberi e piste ciclabili

Previsto quasi 1 milione di euro (per l'esattezza 989 mila euro) per la compensazione ambientale: 270 mila saranno destinati alla piantumazione di alberi ed opere di compensazione nelle zone limitrofe, mentre la quota restante sarà parzialmente monetizzata, sempre con finalità ambientali, o impiegata per l’acquisizione di aree da cedere al comune. Il progetto prevede anche la realizzazione di una pista ciclopedonale (da realizzare in un corridoio verde da via Adda fino a via Walter Fontana verso il centro natatorio Pia Grande). Dal punto di vista della mobilità è prevista anche la congiunzione delle due vie ora a fondo cieco (via Fontana e via Pompei) con la realizzazione dei relativi sottoservizi. “È un intervento significativo - commentano il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore al Governo del territorio Marco Lamperti - che ben si colloca in questo particolare periodo storico: pensiamo alle ricadute positive nel mercato dell’occupazione ma anche all’attenzione meticolosa all’inserimento paesaggistico ed ambientale. Riteniamo importante condividere i progetti urbanistici rilevanti con le consulte quale segno di partecipazione vera e di ascolto”.

I dubbi dei cittadini

Un progetto che, però, non piace a tutti. La consulta di Sant'Albino - da sempre tra le più attive e sensibili soprattutto alle tematiche ambientali - ha sollevato diverse perplessità in merito all'opera. Dubbi che presenterà alla giunta in un documento ufficiale. Soprattutto in merito all'edificazione. Il comitato di quartiere e la consulta ribadiscono che tutte le aree non ancora edificate a nord di Sant'Albino rimangano tali, con destinazione a parco, azzerando le previsioni edificatorie di svariati piani attuativi a destinazione produttiva, commerciale, direzionale già attuate nel corso di questi anni.

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