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Arrivati i primi bimbi ucraini malati di tumore: saranno curati in Lombardia

Un viaggio della speranza sotto le bombe

Finalmente il lungo viaggio è finito e ora possono riposarsi e concentrarsi solo su quella dura battaglia per la vita. 

Sono arrivati ieri a Linate i primi sei bambini ucraini di Kiev malati di tumore che verranno curati all'Istituto dei tumori di Milano e al San Matteo di Pavia. Un arrivo difficile. Insieme alle loro mamme hanno percorso oltre 2.200 km: in pullman, in treno e in alcuni tratti anche a piedi. L'arrivo al confine con la Polonia e poi lì il viaggio in aereo in Italia dove ieri, giovedì 3 marzo, sono finalmente atterrati. 

Il prezioso lavoro della Onlus Soleterre

"Regione Lombardia è riuscita a portarli al sicuro grazie all'eccezionale lavoro della Onlus Soleterre, in collaborazione con Areu, San Matteo di Pavia e Istituto dei Tumori di Milano dove saranno curati con tutta l'assistenza di cui hanno bisogno - spiega il governatore Attilio Fontana -. Sono davvero orgoglioso - conclude il governatore - per la concretezza e la rapidità con cui abbiamo agito in una situazione così delicata. Il nostro impegno non termina qui, continueremo a lavorare per sostenere chi soffre e necessita di aiuto".

Una grande macchina della solidarietà e della burocrazia quella messa in moto per trasferire i primi sei piccoli pazienti in Italia. "Abbiamo creato un corridoio umanitario per farli uscire dalla capitale ucraina e toglierli dalle bombe - spiega Damiano Rizzi, presidente della Fondazione Soleterre -. Tutti i pazienti sono stati evacuati con il personale sanitario e i loro genitori. Un viaggio stremante, in treno, bus e persino a piedi, durante il quale sono state sempre garantite le cure. Abbiamo ottenuto permessi speciali per prenderli nella notte al confine polacco saltando 30 ore di fila d'attesa in ragione delle loro condizioni di salute precarie. Una vera e propria 'operazione lampo' in un contesto di guerra per la quale, finalmente ora, possiamo tirare il primo sospiro di sollievo. Ora tutti i pazienti provenienti dai centri oncologici di Kiev si trovano all'ospedale pediatrico di Leopoli e da lì verranno afferiti alle diverse strutture europee che hanno offerto disponibilità all'accoglienza, in primis la Polonia".

In arrivo altri piccoli pazienti oncologici

Nel frattempo il presidente Fontana ha annunciato l'intenzione di allestire un ospedale da campo lungo il confne romeno. Altri sei piccoli pazienti sono in arrivo in queste ore e verranno ricoverati in altri ospedali della Lombardia. 

"Soleterre - ha sottolineato il dottor Rizzi - è grata alla Regione Lombardia per questo gesto di umanità, che non solo salva vite ma dona speranza. Questo è solo l'inizio, stiamo lavorando per trasferire e portare in salvo altri pazienti e garantire loro il proseguimento delle cure. Ringrazio il presidente Attilio Fontana, il suo capo di gabinetto, Giulia Martinelli, il direttore generale di AREU Alberto Zoli, il presidente dell'IRCCS San Matteo di Pavia, Alessandro Venturi, e il direttore generale, Stefano Manfredi, il direttore sanitario, Alberto Ambrosio, il direttore dell'Oncologia Pediatrica, Marco Zecca, il presidente dell'Istituto dei Tumori di Milano, Marco Luigi Votta e il direttore generale, Carlo Nicora. Con loro non è mai stato perso un solo secondo e vi è stata una totale adesione di sostanza e di cuore a questo progetto che dimostra come vi sia una capacità di cura che si estende anche alle condizioni di estrema emergenza".

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