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Festa della Liberazione / Centro Storico / Piazza Trento e Trieste

Il Tricolore e la bandiera dell'Ucraina in piazza a Monza per la Festa della Liberazione

"Nel ricordare la Liberazione del 1945 - quando gli italiani diedero prova di un coraggio straordinario nel nome della Libertà - la città di Monza si è stretta idealmente al popolo Ucraino e alla sua Resistenza contro l'invasione e la violenta guerra in corso" ha spiegato il sindaco Dario Allevi

Il Tricolore che sventola sulla piazza durante le celebrazioni per la festa della Liberazione e poi la bandiera dell'Ucraina. "Abbiamo voluto invitare anche una delegazione della comunità ucraina, alla cerimonia per il 25 aprile" ha spiegato il sindaco di Monza, Dario Allevi. "Così, nel ricordare la Liberazione del 1945 - quando gli italiani diedero prova di un coraggio straordinario nel nome della Libertà - la città di Monza si è stretta idealmente al popolo Ucraino e alla sua Resistenza contro l'invasione e la violenta guerra in corso dal 24 febbraio".

Sono ormai due mesi di bombe, distruzione e combattimenti e a Monza, a migliaia di chilometri di distanza contro la guerra e le sue atrocità è al lavoro un "esercito" del Bene per l'accoglienza e l'instancabile catena di solidarietà. E proprio a questa squadra, lunedì mattina, durante il discorso istituzionale, Allevi ha voluto rivolgere un pensiero e un ringraziamento. 

"Voglio dire ancora grazie allo straordinario esercito del Bene, composto da Volontari e Terzo Settore che nella nostra città continua a fare la differenza e che in tema di aiuto, accoglienza e integrazione non smette di distinguersi nel modo più spontaneo e generoso che si possa immaginare. In questa giornata così simbolica, in questa festa della Democrazia, l'appello che si leva anche da Monza non può essere che quello della Pace".

Le parole del sindaco

Oggi ricordiamo, dunque, la Festa della Liberazione che ci riporta allaprimavera del 1945, quando l’Europa sconfisse il nazifascismo. Gliitaliani, in quella stagione, diedero una prova di coraggio straordinario: in molti caddero per la libertà di tutti. La nostra libertà. Lo ha ricordato ancora pochi giorni fa la Senatrice Liliana Segre: “La Liberazione è unafesta autentica, e come tale non dovrebbe mai scatenare divisioni”.

 Parole, le sue, come sempre di grande saggezza e spessore che non sipossono non condividere. Tuttavia, fare memoria oggi di quelle pagine di Storia ha un sapore moltodiverso dal recente passato: evoca altri immagini, quelle a cui assistiamoattoniti davanti alla TV da troppe settimane ormai, perché la Guerra ètornata nel cuore dell’Europa. E’ tornata con il suo inevitabile strascico di morte, di feriti, di violenza e di tanti episodisanguinosi dove le vittime sono anche i civili, inermi.

Questa è la Guerra: una “violenza crudele contro l’umanità: un’esperienza terribile che accantona i valori comuni su cui si era faticosamente costruita la convivenza pacifica tra i popoli”, per usare le parole del Presidente Mattarella. Ma le fondamenta incrollabili dell’Europa sono altre. Si basano sui valoricondivisi della libertà, della giustizia e della coesione sociale. Sono gli stessi valori che ci fanno dire in modo chiaro ed inequivocabile che il popolo ucraino è stato aggredito e che, pertanto, la sua Resistenzava sostenuta, convinti come siamo che credere nella Pace nonsigni'ca arrendersi di fronte alla prepotenza.

Pertanto la città di Monza è vicina alla comunità ucraina: lo dimostrano itanti gesti di solidarietà verso donne, bambini e anziani costretti alasciare il loro Paese: non li lasceremo soli. Stiamo pensando ai lorobisogni lavorando ad azioni di integrazione vera. Così anche da questa piazza, in questa giornata simbolica, l’appello chesi leva non può essere che quello della Pace.

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