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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Via le barriere architettoniche (ma non solo) dai Musei Civici

Dal Pnrr 340mila per la realizzazione del progetto che renderà la ex Casa degli Umiliati accessibile a tutti

I Musei civici diventano accessibili a tutti: in arrivo a Monza 340mila euro per l'abbattimento delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali. I fondi arrivano dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza). Il progetto predisposto dal comune di Monza è inserito in una più vasta serie di interventi collegati alla realizzazione del Peba (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche) e  prevede di favorire la piena accessibilità fisica, sensoriale e cognitiva del percorso espositivo dei Musei Civici. Tra gli obiettivi  assicurare la fruizione del patrimonio museale alla più larga parte di pubblico, anche in autonomia; adeguare il percorso e l’offerta museale agli standard di qualità definiti dalle linee guida ministeriali; potenziare il ruolo sociale del museo promuovendo azioni e scelte inclusive; ampliare e diversificare l’offerta per allargare la base potenziale di pubblico; valorizzare e potenziare il lavoro di rete con le associazioni e gli istituti del territorio, attraverso l’'attivazione di specifiche forme di collaborazione per una progettualità condivisa. 

Gli interventi

Tra le azioni previste la predisposizione del Peba dell’edificio, appunto, con il conseguente abbattimento delle barriere esistenti; l’implementazione del sito web dei Musei per assicurarne piena accessibilità e una migliore “user experience”; la creazione di un percorso per la visita in autonomia e in sicurezza per gli utenti con disabilità visive, prevedendo segnaletica tattile-plantare su pavimentazione e sussidi permanenti, tra cui riproduzioni 3D delle opere per l’esplorazione tattile, planimetrie e didascalie accessibili.

Esperienza virtuale

Inoltre sarà realizzata una postazione dedicata all’esperienza virtuale multisensoriale; materiali specifici per i disabili cognitivi (segnaletica con pittogrammi, guida museo in linguaggio easy to read e CAA) a vantaggio di una accessibilità il più possibile estesa e contenuti audio/video appositamente pensati per un pubblico non vedente e non udente, fruibili dalla web app o dal sito web. Prevista anche l’acquisizione di sussidi per agevolare la visita al museo da parte degli anziani e delle famiglie: carrozzina, passeggini e bastoni elettronici per non vedenti capaci di leggere i tag installati nel percorso tattilo-plantare e collegati allo smartphone attraverso bluetooth.

Formazione anche dei volontari

Il progetto prevede, infine, l’attivazione di corsi di formazione sui temi della disabilità e dell'accessibilità rivolti al personale del museo, ai volontari, agli stagisti, agli addetti all'accoglienza, alle guide del museo, al personale in servizio presso gli Infopoint turistici comunali, al fine di migliorare la qualità dell’accoglienza ed evitare situazioni di potenziale discriminazione. Saranno organizzate visite guidate per gruppi con esigenze specifiche (visitatori affetti da Alzheimer; con interpretariato LIS; con esplorazione tattile su opere museo) con l’ausilio di materiali cartacei e sussidi installati, ove possibile, conformi ai CAM -  requisiti ambientali minimi. Hanno collaborato alla redazione del progetto Unione Ciechi sezione MB; Cooperativa La Meridiana; Associazione P.E.B.A. Onlus; L'abilità-Un Museo per tutti. A questi si è affiancato il team degli uffici comunali: Ufficio Musei Civici (capofila e project manager); Ufficio Bandi e finanziamenti, Servizio Comunicazione Istituzionale e Relazioni esterne; Servizio Sistemi Bibliotecari; Servizio Progettazioni; Servizi Sociali.

“Solo il primo passo”

"Con l'aggiudicazione dei fondi Pnrr Monza ottiene un risultato inedito per una fruizione culturale più inclusiva - spiega Arianna Bettin, assessore alla Cultura -. Si tratta di un primo passo importante, che si inserisce in una cornice più ampia di dialogo con le realtà del sociale. Dialogo che si è dimostrato fecondo e andrà approfondito, non solo per raccogliere gli stimoli e le opportunità dai livelli di governance superiori, ma più in genreale per adottare politiche culturali nuove e creative".

Aspettando una risposta per l’Arengario

Per quanto attiene all’Arengario in piazza Roma il comune conferma che è allo studio una soluzione progettuale da finanziare con risorse proprie per riaprire al più presto a tutti i cittadini il prestigioso luogo espositivo. Per questo sarà presto avviato un confronto con la Soprintendenza per individuare il progetto più idoneo. Una vicenda, quella dell'Arengario non accessibile alle persone con disabilità motoria, che aveva messo nei guai la giunta Allevi. La prima a portare il problema in aula era stata la consigliere Francesca Pontani (Italia Viva). Sul tema era intervenuto anche in passato il consigliere Paolo Piffer (Civicamente) che aveva poi accolto e presentato la richiesta di aiuto dell'architetto Andrea Ferretti che però era stata declinata dall’amministrazione. La Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) aveva portato la vicenda in tribunale e a giugno il comune di Monza era stato condannato per discriminazione.  Nel frattempo l'allora assessore alla Cultura Massimiliano Longo aveva annunciato un progetto per l'abbattimento delle barriere architettoniche, già al vaglio della Sopraintendenza.

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