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Perché Silvio Berlusconi resta il politico più ricco d'Europa?

Il patrimonio denunciato al fisco è di oltre 50 milioni di euro: tra proprietà immobiliari e azioni

Silvio Berlusconi resta ancora il politico più ricco d'Italia e d'Europa. Con un imponibile di oltre 50 milioni di euro denunciati al fisco Silvio Berlusconi si conferma il 'numero 1' per patrimonio (soldi azioni ville e auto), nel Parlamento italiano e a Bruxelles, ma anche tra i leader di partito e di governo.

Spulciando l'ultima dichiarazione dei redditi, quella del 2021, firmata dal Cav il 14 gennaio scorso, contenuta nell'anagrafe patrimoniale dei tesorieri e dirigenti di partito e visionata dall'Adnkronos, si scopre che l'ex premier (eurodeputato di Forza Italia dal 2019), ha percepito per l'esattezza 50 milioni 661mila 390 euro, ben oltre 3 milioni di euro in più rispetto a quelli incassati l'anno precedente. Conti alla mano, di fatto, il governo Draghi (insediatosi il 13 febbraio scorso) ha portato fortuna al leader azzurro mentre il Conte bis gli ha 'tolto' circa mezzo milione di euro: con 'l'avvocato del popolo' a palazzo Chigi (dal primo giugno 2018 al febbraio 2021) il presidente di Forza Italia ha infatti guadagnato di meno, registrando una 'perdita' di 518mila 449 euro. Berlusconi è sempre stato al top della classifica dei più facoltosi nelle aule parlamentari.

L'evoluzione della ricchezza di Berlusconi e le sue ville

Nel dettaglio, nel 2018, quando è tornato a comparire nella 'lista' in quanto leader di Fi dopo essere stato assente qualche anno per la decadenza dalla carica di senatore per effetto della legge Severino (nel novembre 2013), ha percepito (in relazione al periodo di imposta 2017) 48 milioni 011 mila 267 euro, sbaragliando la concorrenza, alla Camera, al Senato e alla presidenza del Consiglio (Conte premier, solo per fare un esempio, si fermava a 370mila euro). Nel 2019 lo 'stipendio' del numero uno di Fi è rimasto sostanzialmente invariato. Per poi arrivare ai 47milioni 492 mila 818 euro incassati nel 2020 da eurodeputato, con un ammanco di poco più di 500mila euro rispetto all'esercizio precedente, come certificato dalla dichiarazione dei redditi, firmata il 20 gennaio 2021.

Fino alla dichiarazione del 2020 il patrimonio mobiliare e immobiliare dell'ex premier non è cambiato. Nel modulo consegnato al fisco nel 2021, invece, ecco la novità: è intervenuta, come si dice nel gergo tecnico, una 'variazione', ovvero: "l'acquisto dell'intera proprietà di un immobile nel Comune di Casatenovo in data 12 marzo 2021". Dovrebbe trattarsi di 'Villa Maria', la super villa di Rogoredo di Casatenovo, in provincia di Milano (situata a pochi chilometri da Arcore), dove per un certo periodo Berlusconi viveva con la ex fidanzata Francesca Pascale. Il condizionale è d'obbligo, perché allo stato nessuno sa dire se questo immobile corrisponde a quello denunciato al fisco nel 2018 e indicato come 'fabbricato di proprietà a Casatenovo' o parliamo di un altro bene.

A parte il piccolo giallo di 'Villa Maria', nulla è stato toccato. Berlusconi ha, quindi, conservato la proprietà di tre 'fabbricati' a Milano (a cominciare dalla storica residenza di via Rovani, prima del covid utilizzata per i vertici di centrodestra con Matteo Salvini) e di Villa Campari, sul Lago Maggiore, a Lesa, provincia di Novara. Possiede, inoltre, due magioni ad Antigua e una a Lampedusa (l'ex villa 'Due Palme', acquistata nel 2011 nell'isola simbolo dell'immigrazione, restaurata e inaugurata nel 2019). Oggi, per la cronaca, l'ex capo del governo ha una nuova compagna, la deputata azzurra, Marta Fascina. Dopo la separazione dalla seconda moglie Veronica Lario, non si è più sposato ed è rimasto celibe: alla voce 'stato civile' dell'ultima dichiarazione dei redditi presentata nel gennaio scorso, infatti, Berlusconi ha indicato 'libero', mentre due 'moduli' fa risultava ancora divorziato.

Una curiosità: nella dichiarazione di reddito ci sono delle 'omissioni'. Non risulta l'ex Villa Zeffirelli, la nuova residenza romana del Cav dopo l'addio alla sede storica azzurra di palazzo Grazioli. Eppure, secondo indiscrezioni, la magione, ribattezzata 'Villa Grande', dovrebbe essere stata acquistata dal leader di Fi per oltre 3 milioni di euro nel 2001 e poi prestata in comodato d'uso gratuito al regista fiorentino, suo amico ed ex parlamentare forzista, scomparso nel giugno 2019. Non si dice nulla neanche di Villa San Martino ad Arcore, delle residenze in Sardegna, a cominciare da Villa La Certosa, e della magione di Macherio che si è ripreso dopo il divorzio con Veronica Lario.

La vecchia Audi A6 e le barche di Berlusconi

Oltre ai 50 milioni di euro, fanno parte del 'tesoretto' del Cav pure una Audi A6 immatricolata nel 2006 e tre imbarcazioni extra lusso: la 'San Maurizio' (comprata nel 1977), il 'Magnum 70' (del '90) e la barca a vela 'Principessa vai via' (del 1965). Quest'ultima, raccontano, sarebbe stata venduta negli anni scorsi al patron di Mediolanum Ennio Doris, ma ora è tornata tra le proprietà del leader azzurro. Invariato resta il 'pacchetto titoli' dell'imprenditore brianzolo: parliamo di 5.174.000 azioni della 'Dolcedrago spa'; 2.444.144 azioni della 'Holding italiana 1 spa'; 2.199.600 della 'Holding italiana 2 spa'. Nel portafoglio dell'imprenditore brianzolo risultano poi 1.193.400 'quote' della 'Holding italiana 3 spa'; 1.095.140 azioni della 'Holding italiana 8 spa', 200 azioni della Banca popolare sviluppo di Napoli e 896mila titoli della Banca popolare di Sondrio.

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