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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Berlusconi di nuovo ricoverato al San Raffaele

Ci sarebbero quindi anche motivi sanitari dietro la scelta di ritirarsi dalla corsa per il Quirinale

a alcuni giorni Silvio Berlusconi si sarebbe sottoposto a controlli medici al San Raffaele di Milano, dove sarebbe arrivato già giovedì. Il fatto è stato reso noto dall'agenzia Adnkronos nella serata di sabato 22 gennaio. Ci sarebbero quindi anche motivi sanitari dietro la scelta di non rientrare a Roma in queste fasi cruciali delle trattative per il nuovo Capo dello Stato e dietro la sua assenza al vertice del centrodestra. Il Cav, infatti, ha affidato la sua posizione ad una nota scritta, letta dalla senatrice Licia Ronzulli collegata via zoom con gli altri leader della coalizione.

A dicembre Berlusconi era stato al San Raffaele in seguito a un malore ed era stato dimesso poco dopo. A inizio settembre il leader di Forza Italia era stato sottoposto ad alcuni controlli clinici legati invece ai suoi problemi di aritmia cardiaca. Poco prima, il 26 agosto, dopo il suo rientro dalla Sardegna, era rimasto una notte in ospedale.

Berlusconi ritira la candidatura al Quirinale

"Dopo innumerevoli incontri con parlamentari e delegati regionali, anche e soprattutto appartenenti a schieramenti diversi della coalizione di centrodestra", si legge nella nota firmata dal Cav e letta dalla senatrice Licia Ronzulli durante il meeting di sabato con gli alleati di centrodestra, "ho verificato l'esistenza di numeri sufficienti per l'elezione. È un'indicazione che mi ha onorato e commosso: la presidenza della Repubblica è la più alta carica delle nostre istituzioni, rappresenta l'unità della nazione, del Paese che amo e al servizio del quale mi sono posto da trent'anni, con tutte le mie energie, le mie capacità, le mie competenze".

"Nello stesso spirito - ha precisato ancora Berlusconi -, ponendo sempre l'interesse collettivo al di sopra di qualsiasi considerazione personale, ho riflettuto molto, con i miei familiari ed i dirigenti del mio movimento politico, sulla proposta ricevuta. L'Italia oggi ha bisogno di unità, al di là della distinzione maggioranza-opposizione, intorno allo sforzo per combattere la gravissima emergenza sanitaria, per far uscire il paese dalla crisi".

Il Cav dunque avrebbe ritirato la candidatura per non dividere il Paese. "La nazione riparte nei momenti difficili" ha detto nella nota letta da Ronzulli, "se tutti sappiamo trovare, come avvenne nel dopoguerra, un senso comune di appartenenza nella nostra democrazia, superando le lacerazioni e al di là delle legittime ed anzi necessarie distinzioni".

"Per queste ragioni - ha spiegato- sono stato il primo a volere un governo di unità nazionale che raccogliesse le migliori energie del Paese, e che, con il concorso costruttivo anche dell'opposizione, è servito ad avviare un percorso virtuoso che oggi più che mai, alla luce della situazione sanitaria ed economica, deve andare avanti. Per questo considero necessario che il governo Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al PNRR, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia".

Nella nota il leader di Fi ha anche affermato che ora spetta al centrodestra "l'onere della proposta, per concordare un nome in grado di raccogliere un consenso vasto in Parlamento".

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