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A Monza nasce la bottega dove si scoprono i talenti oltre le barriere

Il progetto è promosso dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Monza

Un luogo speciale dove tutti posso esprimersi al meglio. A Monza esiste una bottega dove sotto la guida di professionisti, si scoprono talenti e passioni che neppure pensavano di avere. Una bottega unica nel suo genere dove i disabili visivi insieme ai cosiddetti normodotati apprendono, si divertono e socializzano. Una bottega dove le barriere non esistono e spesso sono proprio le persone cieche e ipovedenti che “aiutano” chi non ha disabilità visiva a scoprire il mondo con occhi diversi.

Un progetto tutto monzese 

Si chiama la Bottega dell’Arte il progetto promosso dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Monza. La sede di via Tonale è stata trasformata in una vera e propria bottega aperta a tutta la città dove vengono organizzati corsi di espressività, di danza, di pilates, trattamenti reiki, caffè letterario e palestra per la mente. Inoltre attività come conversazione in inglese, con un’insegnante madrelingua, e in autunno partirà anche un corso di pittura. Oltre agli appuntamenti conviviali (gettonatissimi) delle cene e degli aperitivi al buio in cui i commensali vedenti impareranno a conoscere, a gustare i piatti e a vivere la socialità a tavola anche totalmente al buio.Alcuni corsi, poi, possono essere seguiti anche da remoto, permettendo così a chi non può, per diversi motivi, raggiungere fisicamente la Bottega dell’Arte e vivere ugualmente questi momenti di aggregazione culturale, socialità e arricchimento personale.

Aperti alla città e ai cittadini 

“La nostra storica sede, e prima di tutto la nostra associazione, con il progetto della Bottega dell’Arte si apre alla città - spiega Silvana Oliva, presidente dell’Unione italiana ciechi di Monza e della Brianza - Abbiamo deciso di aprire le porte della nostra casa ai monzesi e ai brianzoli. Li invitiamo a conoscere il nostro mondo vivendolo con noi. Facendogli testare che, anche se i nostri occhi vedono poco o in alcuni casi non vedono nulla, possiamo comunque conoscere quello che ci circonda in modo diverso, affinando altri sensi, superando quelli che solo all’apparenza sembrano limiti. Certi che possiamo crescere insieme, e vivere insieme esperienze importante purché sappiamo, in egual modo, abbattere le barriere mentali”.

Tutti gli appuntamenti 

Il prossimo appuntamento è per sabato 11 giugno alle 15.30 con il laboratorio di Espressione condotto da Max Brembilla. Ad oggi sono 9 i partecipanti di cui 4 persone vedenti che, bendate, sperimenteranno l’arte del palcoscenico, imparando a dare priorità agli altri sensi. Brembilla, attore con oltre 40 anni di carriera alle spalle e collaborazioni con artisti di fama nazionale e internazionale, condurrà i partecipanti alla scoperta di un teatro diverso da quello che siamo abituati ad immaginare. “Non sarà un corso di recitazione - precisa -. Il laboratorio sarà uno spazio dove ci si incontra e dove ci si racconta. Non dobbiamo diventare attori, ma attraverso il palcoscenico dobbiamo provare a far emergere ciò che è nascosto. Un dettaglio, una parola, un suono. A quel punto scatta la scintilla e in modo naturale il progetto: un teatro che diventa, perciò, un’opera artigianale”.

Al via anche la palestra della mente 

Tra i progetti più innovativi certamente la “palestra per la mente” condotto dalla psicologa Adriana Bortolotti. Un progetto dove, al centro, ci sono l’incontro, lo scambio e l’esperienza elementi fondamentali nella vita delle persone che, purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria per due anni sono stati messi da parte. “Il protagonista delle attività è il nostro cervello - spiega Bortolotti -. Come ci prendiamo cura del nostro corpo, dobbiamo imparare a prenderci cura anche del nostro cervello mantenendolo attivo e in forma, anche attraverso esperienze di condivisione. Gli allievi della Bottega dell’Arte verranno coinvolti in attività, giochi, ed esercizi per allenare il cervello a tutte le età, imparando anche a capire e comprendere come cambia con il passare degli anni e come fare per tenerlo in forma”.

Si balla con Svista dance 

In Bottega verranno anche organizzati incontri durante i quali si apprenderanno quelle “pillole” della salute da portare a casa e da “assumere” ogni giorno per imparare a mantenere in salute la nostra preziosa materia grigia. Infine entra a far parte della Bottega dell’Arte una delle punte di diamante delle attività promosse negli ultimi anni dall’unione italiana ciechi e ipovedenti di Monza: Si tratta del progetto Svista Dance. Il corso di danza inizialmente pensato solo per le persone con disabilità visiva, adesso si apre a tutti, ampliando le lezioni non solo alla danza classica, ma anche ad altri generi. “Attualmente sono operativi il corso di teatro, il caffè letterario, conversazione in inglese. Le altre attività partiranno da settembre. Per informazioni e iscrizioni telefonare in sede al numero 039.2326644

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