Ecco gli ambulatori dei nuovi medici di famiglia di Brugherio
Al via i lavori di sistemazione dei nuovi spazi messi a disposizione dal Comune
Entro la fine di febbraio in arrivo a Brugherio tre nuovi medici di famiglia. Una notizia attesa da tempo da tutta la popolazione, ma che aveva visto il Comune dover correre ai ripari per individuare uno spazio; un ambulatorio condiviso dove i tre giovani specialisti possano svolgere la loro attività.
I tre medici lavoreranno nello spazio di Maria Bambina. Al piano terra della struttura comunale di via Fabio Filzi 4 dove prima erano attivi gli sportelli dedicati alla mensa, alla ricerca delle badanti, alle informazioni per gli stranieri, all'amministratore di sostegno e alla tutela del consumatore. Sportelli che da lunedì 31 gennaio sono stati spostati al piano superiore dell'ex oratorio per lasciar libero lo spazio a piano terra per gli ultimi lavori prima dell'arrivo dei medici. I nuovi specialisti sono iscritti al corso di formazione in medicina generale e potranno prendere in carico fino a un massimo di 650 pazienti a testa.
Una sistemazione provvisoria, nell'attesa dell'ultimazione dei lavori per il recupero con Ats Brianza di spazi all'interno del centro commerciale Kennedy.
"Non appena saranno completati i lavori e sarà attivato tutto quello che è necessario, a breve 1.950 cittadini avranno a disposizione tre giovani medici, che ci aiuteranno a compensare (parzialmente) la carenza che abbiamo - scrive il sindaco Marco Troiano sul suo profilo Facebook, annunciando l'apertura degli ambulatori al Maria Bambina -. In attesa che possano anche loro avere diritto, completata la formazione, ad arrivare ai 1.600 - 1.900 assistiti. Non vi nascondo che è stato uno sforzo organizzativo non indifferente, per il quale devo ringraziare gli uffici che ci stanno lavorando, quello di spostare gli sportelli al piano di sopra e realizzare i lavori necessari, e siamo consapevoli di qualche disagio che si verificherà nell'accesso agli sportelli. Ma in assenza di altre possibilità, anche private, non potevamo permetterci di non trovare un posto per tre medici".