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Arte e cultura / Seregno / Via Guglielmo Marconi

Perché in città sono comparsi dei cartelloni enormi (e sono opere d'arte)

Le installazioni

L'arte "invade" la città. Succede a Seregno dove in via Marconi sono stati affissi cinque manifesti: si tratta di un'unica opera d'arte, su sei cartelloni. E così è l'arte che arriva sotto gli occhi del cittadino, senza aspettare che sia il visitatore a cercarla. "De-localizzare l'arte, dislocarla, diffonderla nella città, ritornando alla vocazione dell'arte en plein air e diffusa all'aperto" spiegano dal comune di Seregno, presentando l'iniziativa.

Si tratta della prima mostra della rassegna Publikart, promossa da StreetArtPiù e dal comune di Seregno nell’ambito del progetto “Arte Intorno”. L'opera si estende su sei manifesti affiancati delle dimensioni di 140 centimetri di altezza per due metri di larghezza. L'affissione è stata effettuata nella giornata di lunedì 26 settembre e durerà due settimane per cinque artisti/fotografi: Marina Giannobi (installazione presente fino a domenica 9 ottobre 2022), Marco Circhirillo, VALERIANGELINI, Marta Lucia Sosio, Massimo Divenuto.

"Ripensare a luoghi e modi di fruizione oltre i luoghi chiusi, la magia di una apparizione inattesa sotto forma di opere d'arte in città, arte diffusa offerta allo sguardo di passaggio" si legge nella nota. Il progetto, a cura di Felice Terrabuio, promuove una forma di "arte libera, fruibile, diffsa e democratica". Un'arte per tutti, che arriva nelle strade. 

La prima installazione che sarà ospitata a Seregno ha come titolo "The limits of control" di Marina Gianobi, artista seregnese. "Una serie fotografica incentrata sull’ossessione, la scrittura compulsiva, dove il limite si manifesta nella perdita di controllo sulle compulsioni. I dettagli di questi quaderni svelano la materia, carta e inchiostro, ma anche i gesti ripetuti maniacalmente. Come sempre una fotografia mostra soggetto, la silhouette di chi scatta, ma in questo lavoro, anche l’intenzione di chi ha agito nella realizzazione di questi pezzi unici”.

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