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Cerimonie e ricorrenze / Centro Storico / Piazza Armando Diaz

La guardia di finanza celebra 248 anni di storia: la cerimonia a Monza

Le celebrazioni si sono svolte lunedì sera in piazza Diaz. Il colonnello Querqui: "Saremo vigili e attenti per cogliere ogni segnale di rischio di infiltrazione criminale"

Le note dell'inno di Mameli hanno dato il via lunedì sera alla cerimonia per il 248esimo anniversario di fondazione della guardia di finanza a Monza. Il Tricolore posizionato tra i due ulivi nella piazzetta su cui si affaccia la caserma che, da ormai due anni, è diventata la "casa" delle fiamme gialle di Monza e della Brianza ha fatto da sfondo alle celebrazioni. In piazza Diaz erano presenti le principali autorità civili, militari e religiose provinciali e cittadine, una rappresentanza di militari del comando provinciale guidato dal colonnello Maurizio Querqui, del nucleo di polizia economico-finanziaria e del Gruppo alla sede insieme all’Organismo di Rappresentanza Militare e dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia.

Cerimonia 248esimo anniversario di Fondazione della guardia di finanza

Un anniversario che è stato anche occasione per fare un bilancio dell'attività e dei risultati conseguiti nell'ultimo periodo. "L’attività di intelligence, il forte potenziamento delle analisi di rischio, l’utilizzo di database sempre più performanti ci permettono di approfondire più efficacemente i profili visibili e non dell’economia illecita per intervenire mediante azioni mirate, selettive e chirurgiche nei confronti di chi tenta, in modo spregiudicato, di trarre profitto dalla drammaticità degli eventi: saremo vigili e attenti per cogliere ogni segnale di rischio di infiltrazione criminale” ha detto il colonnello Maurizio Querqui, comandante provinciale della guardia di finanza di Monza e Brianza, nel suo discorso.

"L'obiettivo, anche nel prossimo futuro, sarà quello di “bonificare” l’economia legale dall’ingresso di flussi finanziari illeciti, dalla commissione di insidiose frodi fiscali, da patrimoni illecitamente accumulati per restituirli alla collettività, da condotte usuraie a danno di imprese e cittadini in stato di bisogno, da fenomeni distrattivi o appropriativi, da indebite percezioni di contributi e sussidi pubblici”. Parole commosse sono state poi pronunciate per il luogotenente carica speciale Michele Villa scomparso proprio pochi giorni fa all'età di 55 anni, alla memoria del quale sono state dedicate le celebrazioni.

I numeri della guardia di finanza in un anno

Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, i Reparti dipendenti dal comando provinciale della guardia di finanza di Monza hanno eseguito oltre 1.500 interventi ispettivi e 225 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo del Paese. Ammontano a circa 65 milioni di euro i provvedimenti di sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie, disposti dall’Autorità Giudiziaria ed eseguiti nell’ambito della complessiva azione di contrasto alla criminalità economico-finanziaria. Nel mirino delle attività la lotta all'evasione, al lavoro nero, controlli per la regolarità delle accise e della commercializzazione dei carburanti, sostegno alle imprese, verifiche sul reddito di cittadinanza (con denunce per la percezione impropria dei benefici) e sugli appalti. E ancora i controlli: sono stati oltre 16mila quelli effettuati dai militari delle fiamme gialle, in collaborazione con le altre forze di polizia, nel periodo dell’emergenza epidemiologia.

Le mazzette nei cesti natalizi, la truffa "affare di famiglia" e la maxi frode fiscale

Tre le operazioni di maggior rilievo concluse quest'anno dalla guardia di finanza di Monza e Brianza c'è l'indagine che lo scorso maggio ha portato ad arrestare cinque persone a indagarne altre, relativa alle accuse di corruzione, turbativa d’asta e falso nell'ambito di una attività che ha fatto emergere un presunto giro di appalti truccati con assegnazioni di servizi in cambio di denaro e utilità e ora ai domiciliari. Le fiamme gialle brianzole hanno sequestrato tre aziende insieme a beni e disponibilità finanziarie per oltre 260 mila euro. Le mazzette, in alcuni casi, venivano nascoste nei cesti natalizi.  Nel mirino delle indagini erano finiti alcuni appalti pubblici che, secondo l'accusa, sarebbero stati truccati attraverso una serie di condotte finalizzate all’illecita aggiudicazione di forniture con procedure pubbliche e affidamenti diretti avvenuti tra il 2019 e il 2021 da parte di un imprenditore residente in Brianza, amministratore (di diritto e di fatto) di tre società operanti nel settore dei servizi di pulizia e manutenzione di aree verdi. Le società - secondo quanto reso noto dalla procura - "sarebbero state impiegate a giro per partecipare a gare pubbliche in diversi comuni prevalentemente brianzoli con l’obiettivo di aggirare formalmente il principio di rotazione degli affidamenti, anche grazie ad uno stabile asservimento di pubblici ufficiali infedeli".

Un'intera famiglia - marito, moglie e figlio - è stata arrestata a fine gennaio dalle fiamme gialle per un presunto raggiro da oltre un milione di euro ai danni di un ex avvocato milanese, ultrasettantenne. A incastrare i tre, poi indagati per truffa dalla procura di Monza, sono stati i finanzieri brianzoli, che hanno cominciato a indagare dopo un esposto presentato ai magistrati da un istituto di credito che aveva rilevato l'emissione numerosi bonifici sospetti. Mittente e destinatario dei movimenti bancari erano sempre gli stessi: l'ex legale e l'intera famiglia di un suo ex cliente, conosciuto negli anni Novanta per motivi professionali. Il raggiro, stando a quanto verificato dalle indagini, sarebbe partito nel 2017, quando l'uomo, dopo un periodo in carcere per una condanna per estorsione, avrebbe ottenuto dall'ex avvocato del denaro in contante per "il sostentamento della propria famiglia e il pagamento di spese sanitarie". Nel tempo, mettono nero su bianco gli investigatori, "le richieste economiche sarebbero diventate sempre più pressanti e per importi molto elevati" con i tre che avrebbero fatto credere alla vittima che l'uomo della famiglia aveva contratto un ingente debito con una farmacia di Milano per curare una malattia, in realtà inesistente. Così, il professionista in pensione avrebbe iniziato a trasferire denaro sui conti correnti della moglie e del figlio dell'ex cliente con bonifici anche da 100mila euro e assegni per importi di oltre 300mila. Soltanto tra gennaio e giugno 2021, secondo investigatori e inquirenti, l'ex legale avrebbe dato ai tre quasi un milione di euro. E per essere ancora più convincente la famiglia avrebbe anche minacciato l'ex avvocato con telefonate anonime di presunti esponenti della criminalità organizzata. 

E' di marzo invece la maxi operazione che ha portato alla luce una frode fiscale con riciclaggio transnazionale da parte di una presunta associazione criminale con sede operativa in Brianza. Sono emerse fatture false per 172 milioni di euro con il coinvolgimento di 71 aziende e le indagini hanno portato a 12 arresti. 

Gli encomi e i militari premiati

ENCOMIO SEMPLICE

del Comandante Regionale Lombardia
Lgt. FALCONE Emanuele Matteo,
M.A. DE LUCA Fabio,
in forza all’allora Compagnia di Monza

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ENCOMIO SEMPLICE

del Comandante Regionale Lombardia
M.O. DE SANTIS Giuseppe,
M.O. FERRANTE Cesario,

in forza al Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Monza

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ENCOMIO SEMPLICE

del Comandante Regionale Lombardia

Lgt. CS TORALDO Mauro,
Mar. PONTIL Stefano,
in forza al Gruppo di Monza

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ENCOMIO SEMPLICE

del Comandante Regionale Lombardia

M.A. AVITABILE Luigi,
M.A. SEVERINO Giuseppe,
in forza alla Compagnia di Seveso

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ELOGIO

del Comandante Provinciale di Monza
Lgt. CS CAROTENUTO Antonio,

in forza al Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Monza

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ELOGIO

del Comandante Provinciale di Monza
M.C. BORGIOLI Elena, in forza al Gruppo di Monza

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ELOGIO

del Comandante Provinciale di Monza
M.A. DE BENEDETTO Dario,
in forza alla Compagnia di Seregno

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ELOGIO

del Comandante Provinciale di Monza

M.A. FRANCO Vincenzo,
in forza alla Compagnia di Seregno

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