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Coronavirus, 259 persone contagiate: positivi al tampone anche quattro minori

Si tratta di una bimba di 4, due bambini di 10 e un ragazzino di 15 anni. Fontana: "L'infezione è più leggera"

Duecentocinquantanove persone contagiate e nove decessi, tutte persone anziane affette da altre patologie o con quadri clinici complessi. Tra i nuovi casi di Coronavirus risultano anche quattro minori. A riferirlo mercoledì mattina è stata Regione Lombardia.

"Nella notte e' salito a 259 il numero delle persone contagiate da Coronavirus e, fra loro, ci sono anche 4 minori, di cui una bimba di 4 anni". Due degli altri minori contagiati hanno dieci anni e il quarto quindici. Solo due di loro sono ricoverati in ospedale: la bimba di quattro anni si trova all'ospedale San Matteo di Pavia mentre un altro è ricoverato all'ospedale di Seriate. "Due sono gia' stati dimessi e gli altri due stanno effettuando gli accertamenti del caso" spiecifica la nota della Regione. "L'infezione è più leggera" ha aggiunto dai microfoni della trasmissione Omnibus su La7 il presidente Fontana.

I decessi per Coronavirus

Aumenta anche il numero dei morti in Italia e in Lombardia. L'ultimo bollettino parla di undici vittime accertate in Italia, nove di loro in Lombardia: le ultime quattro vittime sono un 84enne di Nembro, in provincia di Bergamo, un uomo di 91 anno di San Fiorano, una donna di 83 anni di Codogno, entrambi in provincia di Lodi e una donna di 76 anni che era stata ricoverata in rianimazione a Treviso per complicanze respiratorie.

Coronavirus: mortalità e la possibilità di guarigione

Le vittime in Italia, finora, sono tutte persone anziane. Molti di loro avevano già gravi patologie preesistenti, per cui avevano il sistema immunitario molto debilitato. Un dato in linea con quanto rivelano le ricerche scientifiche. Le cifre al momento "ci dicono che soltanto un numero limitato di persone può avere conseguenze anche letali, soprattutto se si tratta di persone anziane e/o con problemi di salute come malattie cardiovascolari pregresse", ha rivelato il direttore dell'Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pavia, Giovanni Maga, che ha analizzato uno studio scientifico sul Covid-19 realizzato in Cina

Il medico ha spiegato in Cina la mortalità più elevata si è riscontrata nella provincia di Hubei, e in particolare nella città di Wuhan: "dipende probabilmente dalle difficoltà riscontrate soprattutto nelle prime fasi dell'epidemia a fornire un'assistenza puntuale ed adeguata a tutti i casi che si presentavano". Nelle altre province, invece, "la gestione dei casi gravi ha consentito di abbassare il tasso di mortalità fino a livelli dello 0,1-0,3%, confermando di nuovo che si tratta di una malattia infettiva in grado di dare conseguenze anche gravi ma in una fascia di persone ben definita e a cui invece l'assoluta maggioranza delle persone risponde senza andare incontro a gravi patologie e quindi risponde con la guarigione".

Coronavirus: il numero verde e le chiamate

Una delle difficoltà maggiori nella gestione dell'emergenza ha riguardato la gestione della 'paura' ingiustificata delle persone dopo due ordinanze regionali: la prima che isolava i dieci comuni del Lodigiano (oggi chiamato zona rossa) da dov'è si è diffuso il virus, e la seconda blindava di fatto l'intera regione. 

La gente ha preso d'assalto i supermercati, anche se non è prevista alcune chiusura dei negozi. Mascherine e  amuchina sono andate a ruba anche in farmacia, non senza casi di sciacallaggio. Così come i numeri verdi lanciati per gestire l'emergenza sono stati presi d'assalto.

Infatti, coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori non devono andare in pronto soccorso, ma devono chiamare il numero verde unico regionale 800.89.45.45 che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare. Per informazioni generali chiamare invece il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute. Fontana e Gallera hanno sottolineato che il 112 non va assolutamente intasato per chiedere informazioni.

Ad oggi il numero unico regionale 800894545 sta ricevendo una media di circa 300.000 chiamate al giorno. Per questo motivo sono già operativi 21 volontari della Protezione civile e altri ancora stanno terminando la formazione.

Stop alle tasse e tributi nei paesi della zona rossa

L'emergenza sta piegando l'economia dell'intera Regione Lombardia, in particolare dei comuni della zona rossa. Per questo il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha firmato il decreto ministeriale per la "sospensione degli adempimenti e i pagamenti dei tributi e delle ritenute fiscali per cittadini e imprese della cosiddetta zona rossa che stanno subendo conseguenze più pesanti" dell'emergenza coronavirus.

Una misura, ha detto al Tg1, "doverosa per cittadini ai quali siamo tutti vicini". Gualtieri ha annunciato anche di avere "già concordato con Abi la sospensione delle rate dei mutui per i residenti della zona rossa". In particolare, vengono sospesi i versamenti delle imposte e delle ritenute e gli adempimenti tributari per i contribuenti e le imprese residenti o che operano negli undici comuni interessati dalle misure di contenimento del contagio da Coronavirus.

La sospensione riguarda anche le cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e quelli conseguenti ad accertamenti esecutivi. Il decreto, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, riguarda i versamenti e gli adempimenti scadenti nel periodo compreso fra il 21 febbraio e il 31 marzo 2020. I Comuni interessati sono: in Lombardia Bertonico (Lodi) Casalpusterlengo (Lodi) Castelgerundo (Lodi) Castiglione D'Adda (Lodi) Codogno (Lodi) Fombio (Lodi) Maleo (Lodi) San Fiorano (Lodi) Somaglia (Lodi) Terranova dei Passerini (Lodi); in Veneto Vò (Padova).

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