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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, a Monza e Brianza i casi salgono a 1454: gli aggiornamenti

Di questi 235 sono a Monza città. L'incremento notevole di casi positivi nella giornata di martedì- ha spiegato Gallera - è legato a un "disallineamento" nella consegna dei risultati dei tamponi da parte di alcuni laboratori, tra cui appunto Monza

Oltre trentamila contagi. Continuano a crescere (anche se con un ritmo più lento) i casi di positività al Covid-19 in Lombardia. Numeri più alti di quelli un po' più ottimistici diffusi ieri durante l'ultimo bollettino ufficiale reso noto da Regione Lombardia perchè - ha chiarito Gallera - sembra esserci stata "un'anomalia nella registrazione dei tamponi". Un "disallineamento" nell'invio dei risultati dei tamponi processati in giornata che ha riguardato proprio Monza e Brianza dove ad oggi risultano 1454 casi di contagio, con un incremento di 324 casi a fronte dei nuovi 22 emersi nella giornata di lunedì. Nella città di Monza invece - come reso noto dallo stesso Gallera - il numero dei contagi è salito a 235 persone.

In un giorno dunque i casi sono aumentati di 1.942, un numero "più alto rispetto a ieri ma più basso di due giorni fa" ha spiegato Gallera. Oltre novemila i ricoveri, con un incremento di oltre quattrocento persone e 1.194 persone in terapia intensiva. Purtroppo ancora in crescita anche il dato relativo ai decessi che sale a quota 4.178, con 402 nuovi decessi. Unico dato positivo della giornata il numero delle dimissioni, con 600 persone che hanno lasciato i presidi ospedalieri. "Molte persone dopo un po' di tempo guariscono ed escono dall'ospedale" - ha aggiunto l'assessore - "Questa è una infezione per cui oggi non c'è una cura e non c'è un vaccino".

I dati delle province 

A Bergamo si registrano ad oggi 6.728 casi (+257): di questi 417 pazienti si trovano al Papa Giovanni e 424 nei presidi ospedalieri di Bergamo Est. Brescia conta 6.298 contagi (+393), Como 635(+54), Cremona 3.161, Lecco (1.015), Lodi 1860 (43), Monza e Brianza 1454 (+324), Milano 5.701 (+375), Pavia 1449, Sondrio 253, Varese 450. A Milano città il numero dei contagi è salito a 2297 casi (121 casi in più), a Bergamo 847, Lodi 331 e Monza 235 (+43). 

Monitoraggio da parte di medici di famiglia e pediatri

La delibera di giunta approvata dalla su proposta dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera, prevede una maggiore presa in carico e il monitoraggio sul territorio da parte dei medici di famiglia, anche attraverso sistemi di telemedicina, sia dei pazienti Covid che sono stati dimessi, ma non sono ancora guariti, sia di coloro che manifestano sintomi riconducibili al virus.

“In questa fase – ha spiegato l’assessore – è di fondamentale importanza effettuare un’attenta sorveglianza sui quadri clinici simil influenzali, sul mantenimento delle indicazioni d’isolamento, con particolare riferimento ai soggetti più fragili in quanto anziani o pluri-patologici. L’interlocutore privilegiato è il medico di medicina generale, per questo è stata individuata una modalità organizzativa che consenta al MMG di garantire, in un arco di tempo significativamente ampio nella giornata, di essere contattato e fornire un triage telefonico. Analogamente, lo stesso medico potrà dedicare tempo per contattare direttamente i suoi assistiti più fragili”.

Nuovi ospedali da campo

"Oggi è una giornata in cui abbiamo fatto un passo in avanti nei servizi che forniamo ai cittadini". Le strutture ospedaliere in alcune zone della Lombardia sono "sature" e si sta lavorando a modalità diverse per accogliere e gestire i pazienti. Ed è il caso di Crema dove è pronto il nuovo ospedale da campo militare: qui lavoraranno insieme operatori sanitari, medici e professionisti arrivati da Cuba. Mentre a Bergamo a breve arriverà un nuovo presidio, con un ospedale da campo in Fiera realizzato con il supporto di Emergency che aprirà i battenti entro dieci giorni al massimo. Proseguono intantio i lavori relativi al grande hub milanese.

Tamponi per personale sanitario (con febbre)

Per i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, in presenza di febbre superiore ai 37,5 gradi verranno richiesti i tamponi. “Il provvedimento – ha spiegato Gallera illustrando la delibera di giunta approvata – a tutela di medici, infermieri, operatori e degli stessi pazienti, prevede un monitoraggio clinico anche degli operatori sanitari. Prima del turno di lavoro sarà rilevata la temperatura corporea e qualora questa superi i 37,5 verrà richiesto il tampone naso-faringeo per ricerca di SARS-CoV-2 e l’allontanamento dal luogo di lavoro con sospensione dell’attività lavorativa. Anche per loro è prevista la possibilità di usufruire di strutture ricettive messe a disposizione da Regione, qualora non potessero effettuare l’autoisolamento al proprio domicilio”.

Coronavirus, meno spostamenti in Lombardia 

I cittadini lombardi si spostano meno. A dirlo sono i dati relativi al monitoraggio delle celle telefoniche attivato da Regione Lombardia, con la collaborazione dei gestori. Il vicepresidente Fabrizio Sala ha definito "confortanti" i flussi analizzati nell'ultimo periodo, "segno che i cittadini hanno capito di non muoversi da casa se non per reali e indifferibili necessità".

"Ieri, primo giorno di ulteriori restrizioni - ha spiegato il vicepresidente Sala - abbiamo avuto un 37% di spostamenti, ben sei punti percentuali sotto rispetto al lunedì precedente. Questo significa che i cittadini lombardi hanno a cuore il problema e si muovono soltanto per motivi lavorativi, di salute o per acquistare beni di prima necessità. Il week end ha toccato la punta minima del 26% nella giornata di domenica - ha proseguito il vicepresidente Sala - un dato che dimostra che sono state ridotte al minimo anche le passeggiate e le uscite, dopo la nostra ordinanza in cui abbiamo deciso di vietare di praticare attività all'aria aperta anche singolarmente" ha aggiunto Sala.

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