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Coronavirus

L'ombra del Covid e San Giovanni senza fuochi d'artificio nel Parco a Monza

Il tradizionale spettacolo pirotecnico organizzato in occasione del 24 giugno quest'anno è stato annullato a causa delle misure per il contenimento del contagio

Un San Giovanni senza fuochi d'artificio nel Parco. Sarà una festa patronale diversa quella che quest'anno Monza si appresta a celebrare: a causa dell'emergenza legata alla diffusione del Covid-19 anche il tradizionale programma del 24 giugno in città è stato modificato.

Dopo la messa in Duomo alle 10.30, alle 12 sotto i portici dell'Arengario è in programma la tradizionale cerimonia di consegna dei Giovannini d'Oro, le benemerenze civiche che annualmente vengono conferite a cinque eccellenze cittadine che si sono distinte nel mondo dell’impresa, della cultura, dell’arte, del sociale, dello sport o in altri settori: uno il premio alla memoria, tre a personalità in vita, mentre il premio Corona Ferrea è destinato a un’associazione o a un’azienda cittadina. Quest'anno, proprio per l'emergenza sanitaria che ha toccato da vicino anche Monza, saranno assegnati a personalità e a realtà che si sono spese in prima linea per contrastare il virus e hanno teso una mano solidale per aiutare quanti erano in difficoltà. 

I premiati

Oscar Ros (alla memoria) – Nato a Monza nel 1959 e cresciuto in città, ha manifestato la propria inclinazione alla vicinanza al prossimo fin da giovane, come educatore presso l’Oratorio San Carlo. Laureatosi in Medicina ha svolto una breve esperienza presso il Servizio Tossicodipendenza di via Solferino, per poi lavorare come medico presso la direzione dell’Ospedale di Vimercate. Professionista stimato, si è dedicato con passione e dedizione al suo lavoro anche durante l’emergenza COVID19. Mentre curava con grande professionalità i pazienti ha contratto il virus che ha provocato la sua morte il 20 aprile 2020. Lascia la moglie e tre figli. 

Aldo Fumagalli – imprenditore tenace, di visione e di grande cuore, appartiene a una delle famiglie più conosciute della città che ha saputo costruire, in tutti questi anni, un forte legame tra l’azienda di famiglia e la comunità locale. Allo scoppio dell’epidemia è stato tra i primi ad offrire aiuti concreti a quanti erano in prima linea sul fronte sanitario e non solo: sua un’ingente donazione di dispositivi di protezione agli istituti di cura nei momenti in cui erano di difficile reperimento. Sua la capacità di intercettare la disponibilità sul mercato di ventilatori polmonari, che poi ha donato all’ospedale San Gerardo. Lodevoli anche le iniziative di solidarietà sviluppate alla Candy Arena, tra cui il progetto Tutti in rete con cui sono stati donati oltre 300 tablet agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori per la didattica a distanza e il progetto Millerespiri per Monza. I suoi gesti generosi sono stati davvero di aiuto all’intera comunità.

Mariella Cociani – Infermiera volontaria ispettrice della Croce Rossa - Comitato di Monza - da oltre venti anni garantisce il suo operato in tutte le situazioni di emergenza, protagonista di primo piano nei soccorsi anche nei luoghi colpiti da calamità naturali, grazie alle competenze maturate in numerosi campi di addestramento e di esercitazione. Durante l’emergenza sanitaria Sorella Mariella si è impegnata senza sosta coordinando il delicatissimo lavoro delle Crocerossine all’interno dei reparti COVID19 e adoperandosi per mantenere in contatto i familiari con i pazienti ricoverati, anche attraverso l’utilizzo di commoventi video e audio messaggi.  Una storia personale di solidarietà e di dedizione gratuita verso il prossimo. 

Virginio Brivio – Nato a Monza e impegnato fin da piccolo nelle attività educative della Parrocchia di San Giacomo e Donato è stato membro della San Vincenzo di cui è diventato Presidente nel 2007. Impegnato nella Caritas locale è stato impegnato nel Fondo Famiglia Lavoro ed ha contribuito, in seguito, a fondare la Cooperativa Sociale 2000, dedicata al reinserimento lavorativo e sociale dei detenuti attraverso la gestione di laboratori interni al carcere di Monza. Durante l’epidemia, in particolare, si è prodigato per far consegnare al laboratorio di via Sanquirico tutto il materiale necessario a produrre dispositivi di protezione individuale che le persone detenute hanno imparato ad autoprodurre, contribuendo così a rendere la vita all’interno del carcere più sicura. 

Il Premio Corona Ferrea sarà assegnato all’ASST Monza – Ospedale San Gerardo. Punto di riferimento per le cure fin dall’inizio dell’epidemia, ha assicurato soccorsi anche per i territori meno attrezzati, valorizzando l’eccellenza degli operatori sanitari e le enormi potenzialità della struttura in ogni momento, anche quando, durante il picco dell’epidemia, erano più di 600 i ricoverati Covid nel nosocomio cittadino. Della professionalità, della dedizione dimostrata e dell’umanità di tutto il personale la città è fiera e grata: ne sono prova le testimonianze pubbliche e private di affetto sincero dimostrate fin da subito e che proseguono, senza sosta, tuttora.

Nessuno spettacolo nel Parco

Mercoledì Monza non si lascerà incantare dallo spettacolo di luci e colori nel cielo. Nel Parco infatti non si terrà nessuno spettacolo pirotecnico sulle note di famose colonne sonore. Nessuna acrobazia luminosa a ritmo di musica. Le disposizioni relative alle misure di distanziamento - come ha confermato l'assessore alla Cultura Massimiliano Longo - hanno reso impossibile organizzare l'evento che ogni anno attira nel capoluogo brianzolo migliaia di spettatori. Oltre ai fuochi d'artificio l'estate monzese ha dovuto rinunciare a numerosi appuntamenti, primo tra tutti il famoso corteo storico in costume d'epoca di inizio giugno. La cultura, la musica e lo spettacolo hanno ricominciato a muovere i primi passi anche in città e oltre al cinema all'aperto al Serrone della Villa Reale è in arrivo anche il drive-in con il maxi schermo in Autodromo (i dettagli sull'apertura arriveranno a breve). Il Festival Monza Visionaria invece è pronto a portare concerti itineranti e spettacolo a bordo di autobus e camion direttamente sotto casa dei monzesi per non rinunciare alla musica anche ai tempi del Covid. 

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