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Coronavirus San Gerardo / Via Giambattista Pergolesi

Ambulanze in fila e barelle che mancano al San Gerardo, l'appello della soccorritrice: "Non dovremmo essere più bravi?"

Davanti agli occhi l'emergenza e la paura di chi entra e non sa cosa affronterà e fuori, in strada e sui social, le domande di chi il virus fa finta che non esista

Le ambulanze in attesa fuori dal Pronto Soccorso dell'ospedale, le barelle che mancano, le attese che sembrano infinte con il tempo che pare fermarsi. Un carro funebre - uno dei tanti - che passa dalla rampa dell'ospedale con una bara all'interno e poco più in là una giovane mamma con una nuova vita che sta per nascere in lacrime perchè sa che dovrà entrare da sola, lasciando fuori il compagno e la madre. Lacrime, attese, paura nei volti di chi il virus è costretto a guardarlo in faccia. Fuori poi, lontano dall'ospedale che non si ferma mai, tutta un'altra realtà. Che a chi combatte contro il covid ogni giorno fa rabbia.

L'ennesimo appello alla prudenza e al senso di responsabilità arriva da una volontaria brianzola che ha postato sui social una foto di un'ambulanza e poche righe che dicono molto. "Siamo fuori dall'ospedale San Gerardo, attendiamo che il nostro collega porti dentro il paziente, positivo. Davanti al PS c'è la fila di gente, uno con un braccio ingessato, due signore. Davanti al PS ostetrico cammina una signora di forse 25 anni con il pancione, sta piangendo perché appena entra deve lasciare il compagno e la mamma fuori, deve entrare da sola" si legge nel racconto di Eva B. che in poche ore è diventato virale.

"Sulla rampa del PS invece passa una macchina funebre con una barra e dei fiori. Dobbiamo aspettare un bel po' il ritorno del nostro collega, dopo ci dice che non c'erano barrelle libere. Nel frattempo arrivano altre 2 ambulanze, una in sirena. Dove metteranno i loro pazienti, non lo so. E poi per passare il tempo d'attesa apro Facebook e leggo nei vari gruppi: ma al parco si può andare? Ma se metto abiti sportivi posso uscire? Se porto il mio bambino nel passeggino a prendere il pane in centro? E vedo la gente che parla per strada senza distanziamento e fumando la sigaretta con la mascherina abbassata. Non dovremmo essere più bravi? Più preparati a questa situazione?".

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